Indice Corruzione: Italia solo 20.ma nell’Europa a 27

L’Italia si trova al cinquantatreesimo posto ( su 180 Paesi ) nella classifica dell’indice di percezione della corruzione (CPI), dopo il Rwanda (49.mo), il Botswana (35.mo) o il Bhutan (24.mo), per intenderci.

Se ci riferiamo solo alla “vecchia” Europa l’Italia, assieme a Malta, è ventesima nell’Europa a 27. Dietro lei solo Romania e Bulgaria (le peggiori, e si sapeva), Grecia, Slovacchia e Croazia.

Insomma, nonostante i progressi nel settore della trasparenza, non riusciamo a scrollarci di dosso la cultura della “mazzetta”, dell’estorsione, del “nero”.

E’ probabile che la trasparenza da sola risulti inutile se non coniugata con la partecipazione civica e quindi un vero controllo generalizzato da parte dei cittadini. Non possiamo affidarci solo alle Forze di Controllo ed alla Magistratura.

Il dato è stato rilevato e pubblicato, negli scorsi giorni,da Transparency International nel suo annuale rapporto. La valutazione è fatta, ci dicono, sulla base di 13 strumenti di analisi e di sondaggi ad esperti provenienti dal mondo del business.

Corruzione? Parola quasi sconosciuta nei paesi scandinavi

Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Singapore, Svezia e Norvegia, guidano la classifica globale dove la trasparenza è ai massimi livelli e dove, al contrario, la corruzione è al minimo. A seguire Norvegia, Paesi Base, Germania e Lussemburgo.

Insomma, in testa rileviamo la presenza di tutti, proprio tutti, i Paesi scandinavi.

I Paesi più “virtuosi” raggiungono un punteggio di 88/100, mentre l’Italia si ferma a 53/100. Agli ultimi, Sud Sudan, Somalia, Siria è stato assegnato un indice di appena 12/100. Anche questa non è una sorpresa: dittatura e povertà spesso si coniugano con corruzione.

Il progresso della trasparenza s’è arrestato coi governi Conte

Tornando all’Italia, « negli ultimi anni – spiega Iole Anna Savini di Transparency International -, l’Italia ha compiuto significativi progressi nella lotta alla corruzione: ha introdotto il diritto generalizzato di accesso agli atti rendendo più trasparente la Pubblica Amministrazione ai cittadini, ha approvato una disciplina a tutela dei whistleblower, ha reso più trasparenti i finanziamenti alla politica e, con la legge anticorruzione del 2019, ha inasprito le pene previste per taluni reati ».

Tuttavia, « il CPI 2020 segna un rallentamento del trend positivo che aveva visto l’Italia guadagnare 11 punti dal 2012 al 2019 ».

La corrente emergenza sanitaria, quella del Covid-19, poi, con lo svolgimento di consistenti spese con forme semplificate”di contrattazione pubblica, potrà probabilmente far cedere punti nella futura classifica 2021 ed, al contrario, arricchire la criminalità.

Fonti e Note:

[1] Transparency International, 28 gennaio 2021, “Indice di Percezione della Corruzione: l’Italia mantiene il punteggio ma perde una posizione”.

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Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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