L’altro olocausto: quello dei testimoni di Geova
« Durante l’Olocausto morirono circa 1.500 testimoni di Geova su un totale di 35.000 Testimoni che vivevano in Germania e nei paesi sotto il regime nazista », si legge sul sito JW in merito al genocidio [1].
« Quasi 400 Testimoni furono giustiziati in Germania – nelle prigioni di Plötzensee a Berlino, di Brandeburgo e di Halle (Saale) – e nei paesi sotto il regime nazista. La maggior parte delle vittime fu processata in tribunale, condannata a morte e decapitata. Altri furono fucilati o impiccati senza un regolare processo », prosegue il sito.
« Alcuni Testimoni furono uccisi nelle camere a gas o con iniezioni letali, altri furono sottoposti a esperimenti medici che ne causarono la morte ».
« Più di 1.000 Testimoni [cui veniva assegnato un triangolo viola come simbolo di identificazione, NdR] morirono nelle prigioni e nei campi di concentramento nazisti – ad Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Flossenbürg, Mauthausen, Neuengamme, Niederhagen, Ravensbrück e Sachsenhausen ( qui circa in 200 ) – per le condizioni in cui erano costretti a lavorare oppure a causa delle torture, della fame, del freddo, delle malattie o delle scarse cure mediche ».
« I testimoni di Geova furono perseguitati perché si rifiutavano di svolgere il servizio militare o sostenere lo sforzo bellico, di fare il saluto nazista di fronte alla svastica o dire: “Heil Hitler!” », spiega infine il sito JW.
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Fonti e Note:
[1] Testimoni di Geova, “Cosa accadde ai testimoni di Geova durante l’Olocausto?”.
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