Privacy violata : vendevano i dati personali dei contribuenti

funzionari trattano dati personali

Una ventina di funzionari disonesti dell’Agenzia delle Entrate belga (SPF Finances) violando la privacy dei contribuenti, raccoglievano e rivendevano dati personali ad un’agenzia di investigazioni private e ad una società.

Quanto fosse consistente e lucrosa l’attività lo ha ammesso uno degli indagati : i dati venivano venduti ad appena 25 centesimi ciascuno, ma, in totale, il funzionario incassava dagli illeciti circa tremila euro in contanti al mese.

Che dati trattava il funzionario?

  • Le dichiarazioni fiscali,
  • quelle patrimoniali,
  • e quelle successorie.

Conseguentemente anche l’importo e la natura dei redditi, l’elenco delle proprietà immobiliari, gli affitti incassati o pagati, i numeri telefonici, quelli dei conti bancari, delle sanzioni amministrative patite.

I reati contestati ai 20 funzionari dell’agenzia delle entrate belga

Dal 15 settembre, tuttavia, a Liegi inizierà i processo a carico di otto di loro: l’accusa rivolta è quella di:

  • pirateria informatica,
  • violazione del segreto professionale,
  • corruzione.

Rischiano una pena di appena 12 mesi di reclusione. Altri hanno preferito patteggiare una pena pecuniaria ed evitare il processo. Ne da notizia il giornale belga RTL.

Serve più coscienza sul tema della privacy, ma i mass media tacciono

Ben maggiori i rischi ed i danni per i cittadini che han veduto diffondere illecitamente propri dati riservati. Basta pensare ai dati sanitari presenti oggi nelle dichiarazioni dei redditi (dai nominativi dei medici specialisti le cui fatture sono allegate al documento è possibile giungere a conoscere eventuali patologie sofferte del contribuente, o, dalle detrazioni, sapere se è stato installato o meno un sistema di sicurezza o dall’allarme in una sua abitazione, etc. )

I rischi per la privacy dei cittadini, quando non esistono dei sufficienti protocolli di sicurezza, emergono pertanto in tutta la loro ampiezza nel caso del quale si sta occupando la giustizia belga.

Purtroppo ancora oggi non esiste, tanto da parte dei cittadini quanto degli enti pubblici e pubblici, una coscienza generale sull’importanza di un corretto trattamento dei dati personali e sulla loro conservazione sicura.

Eppure la normativa esiste, il GDPR europeo è stato adottato anche in Italia.

Servono, tuttavia, più informazione sui mass media, più cultura e più controlli.

Credits: Photo by Charles Deluvio on Unsplash

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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