Yurii Sheliazhenko: solo nonviolenza contro i russi

Yurii Sheliazhenko

« La guerra è un crimine contro l’umanità, e quindi dovremmo essere determinati a non sostenere alcun tipo di guerra e dobbiamo lottare per l’eliminazione di tutte le cause della guerra » [1]. Parole nette, esplicite fin quanto possibili dalla scarsa libertà “concessa” in Ucraina, quelle di Yurii Sheliazhenko, pacifista e non violento ucraino.

Sono quelle scritte, nero su bianco, sul suo profilo facebook ieri, in occasione dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.

Yurii Sheliazhenko contesta vibratamente « l’intenzione di alcune persone di continuare lo spargimento di sangue per sempre ». « E’ una catastrofe, è sbagliata », afferma.

Yurii Sheliazhenko: le forniture di armi stanno perpetuando la guerra

« La dinamica dell’escalation del conflitto dal 2014 mostra che la fornitura di armi statunitensi nella prospettiva a lungo termine sta contribuendo non a porre fine alla guerra, ma a perpetuarla e intensificarla, in particolare a causa dello scoraggiamento dell’Ucraina a cercare e rispettare accordi negoziati come gli accordi di Minsk » [2] .

Se la guerra non è la risposta, qual è la risposta all’invasione russa? « La gente potrebbe rendere inutile e gravosa l’occupazione con la non cooperazione popolare con le forze di occupazione » [2], spiega Yurii Sheliazhenko.

Un po’ come scrivevano noi ieri: “la vera soluzione di pace è la resa incondizionata dell’Ucraina“.

Che il giovane pacifista contesti l’operato del presidente Zelensky è chiaro. Com’è chiaro come accusi di crimini contro l’umanità sia questi che i russi.

Yurii Sheliazhenko su Facebook

Yurii Sheliazhenko: tutelare il diritto umano a non uccidere gli altri

Lo è di più quanto scrive come « il movimento per la pace in Ucraina resisterà non violentemente alla guerra e al militarismo ».

In particolare, Yurii Sheliazhenko chiede che in Ucraina – e non solo – sia rispettato « il diritto umano di rifiutare di uccidere, ovvero il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare ».

« Molte persone cercano e trovano modi più o meno legali per evitare di trasformarsi in carne da cannone. Le guardie di frontiera ucraine hanno catturato più di 8.000 uomini che hanno tentato di lasciare l’Ucraina e li hanno inviati ai centri di reclutamento, alcuni forse finiti in prima linea. Catturano uomini in fuga in collaborazione con le guardie di frontiera dei paesi europei vicini » [2].

Il “Patto internazionale per i diritti civili e politici”, adottato dall’ONU il 16 dicembre 1966, spiega Yurii, sancisce questo diritto all’articolo 18 (“Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, DI COSCIENZA e di religione”).

Il pacifista ha più volte denunciato come gli ucraini siano costretti ad arruolarsi contro la propria volontà, impedendo loro di lasciare il Paese e arrestando e condannando alla prigione gli “obiettori di coscienza” come nel caso del giovane Vitaliy Alekseienko.

Yurii Sheliazhenko su Facebook
Yurii Sheliazhenko su Facebook

Il messaggio conclude con l’invito a costruire, tra l’altro, « un giornalismo di pace ».

Solo un mese fa, in proposito, in un’intervista aveva denunciato come l’Ucraina fosse « avvelenata politicamente dal mainstream guerrafondaio » [2].

Fonti e Note:

[1] Facebook, profilo Yurii Sheliazhenko, 24 febbraio 2023.

[2] AntiWar, 16 gennaio 2023, “Ukrainian Pacifist Movement: An interview With Its Leader Yurii Sheliazhenko”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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