Covid-19: il Parlamento di Berlino contesta il governo

Non solo fuori dal Parlamento, come riferiamo in “Berlino : Parlamento sotto assedio vara legge liberticida”, ma anche dentro l’Aula dell’Assemblea legislativa, il governo tedesco è stato assediato e criticato dalle opposizioni. Da destra e da sinistra, i parlamentari hanno contestato il disegno di legge, poi approvato a maggioranza, che prevede nuove restrizioni alle libertà dei cittadini per contrastare la diffusione del virus Covid-19.

La Sinistra contro il governo : niente limitazioni alle aziende, famiglie agli arresti

Jan Korte, del partito della Link, la sinistra, ha espresso la sua insoddisfazione per il disegno di legge: « il disegno di legge del governo continua a concentrare il potere decisionale nella mani del ministro della sanità Spahn ».

« Il Parlamento avrebbe dovuto essere più coinvolto », ha spiegato.

Quindi l’accusa della collega Katja Kipping al governo : « non ha usato l’estate per trovare formulazioni praticabili. Né si è preoccupata di preparare le soluzioni tecniche disponibili per l’inverno. Gli interventi del governo sono quasi esclusivamente limitazioni alla vita privata ».

« Il governo – ha espressamente dichiarato la parlamentare di Linkha paura di imporre limitazioni alle aziende. Le famiglie, invece, sono soggette a regolamenti pure direttamente nel proprio soggiorno di casa ».

I Liberali contro il governo: restrizioni solo se giustificate

Anche i Liberali, per propria definizione, hanno contestato il governo.

Il leader dell’FDP – Frei Demokraten, il Partito Liberale – Christian Lindner ha ribadito che il disegno di legge dà al governo mani libere per attivare ogni opzione. « La crisi non è solo l’ora dell’esecutivo », ha detto. In sostanza il governo avrebbe dovuto rispettare la divisione dei poteri e far legiferare il Parlamento senza chiedere deleghe in bianco che ne scavalchino i poteri.

Lindner ha un’idea diversa su come operare durante l’emergenza : nessuna imposizione ma la libera scelta dei cittadini.

« Affinché le persone possano agire volontariamente con prudenza e considerazione, è necessaria una cultura di dibattito aperto e di spiegazione e giustificazione delle restrizioni ai diritti fondamentali », ha spiegato.

La destra contro il governo: in corso un dittatura sanitaria digitale!

Il presidente del gruppo parlamentare dell’AfD, partito di estrema destra, Alexander Gauland, è stato sicuramente colui che più aspramente ha criticato la nuova legge accusando il governo di dividere la società: « la legge [prevede] la più grande restrizione dei diritti fondamentali nella storia della Repubblica Federale », ha aggiunto.

« I diritti fondamentali vengono praticamente cancellati – ha spiegato poi – , l’Ufficio per la protezione della Costituzione viene strumentalizzato politicamente contro i dissidenti, i cittadini devono essere costantemente monitorati e resi conformi in una “dittatura della salute digitale”, e la Cina sta diventando un modello di riferimento ».

Cina, paese notoriamente scarsamente democratico, “modello di riferimento” la dice tutta sul significato dell’affermazione del parlamentare d’opposizione,

Il governo promette: non ci sarà la vaccinazione obbligatoria.

Da parte sua, il governo, per bocca del ministro della Sanità, il popolare Jens Spahn (CDU), ha provato a stemperare gli animi con una promessa (da marinaio): ha « ribadito che in questa pandemia non ci sarà alcuna vaccinazione obbligatoria. “Smettetela di dire il contrario”, ha detto rivolto ai deputati dell’AfD ».

Ma, ai più, quello di Spahn, è sembrato solo un modo di prendere tempo.

La vaccinazione di massa è chiaramente nell’aria.

Credits (dettaglio): Photo by Leon Seibert on Unsplash

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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