Francia: prigione per chi lancia allarmi contro i farmaci

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In Francia chi istigherà a non curarsi coi farmaci ( o i vaccini ) secondo la Scienza andrà in prigione e pagherà una pesante multa. E’ chiaro che obiettivo di Macron sono i cosiddetti “no vax”, anche se, ufficialmente, è presentata con un’iniziativa contro i “guru 2.0” che imperversano sui social presentando miracolosi integratori.

« Lo Stato deve proteggere i suoi cittadini, in particolare i più vulnerabili … dalle aberrazioni settarie », afferma la relazione di accompagnamento del progetto di legge n. 111/2023 che è già stato votato favorevolmente in prima lettura dalle due camere del parlamento.

In questa « lotta » – prosegue la relazione – serve « una più ampia informazione dei nostri concittadini » ma anche « adattare il nostro arsenale giuridico ». Servono, sempre usando le loro parole, « agire con fermezza » e « reprimere ».

In me, destano particolare allarme l’uso nel progetto di legge di termini violenti ( « lotta » ) e militari ( « arsenale » ).

Ma ecco il nuovo reato previsto dall’articolo 4 del progetto di legge cui il governo ha imposto una procedura accelerata e il cui percorso di approvazione è alle battute finali: « istigazione all’abbandono o all’astensione dalle cure o all’adozione di pratiche presentate come terapeutiche o profilattiche per le persone interessate e come benefiche per la loro salute, quando è evidente, alla luce delle attuali conoscenze mediche, che tale abbandono o astensione può avere gravi conseguenze per la loro salute fisica o mentale ».

Le pene previste sono particolarmente pesanti: « tre anni di reclusione e 375.000 euro di multa » estendibili a « cinque anni di reclusione e 750.000 euro di multa » qualora « il reato è commesso utilizzando un servizio di comunicazione pubblica online o tramite un mezzo digitale o elettronico ».

Al termine di un duro dibattito alla Camera dei Deputati dove le opposizioni han “alzato la voce” [ qui alcuni interventi], lo scorso 13-14 febbraio 2024, 151 parlamentari hanno votato “pour” (a favore ) e 73 contro. 12 sono stati gli astenuti.

Tra i contro,

  • i 41 voti del “Rassemblement National” di Marie Le Pen,
  • i 19 de “La France insoumise” di Jean-Luc Mélenchon,
  • e i 12 dei “Les Républicains”.

Questi ultimi, tuttavia, hanno affermato di sostenere il provvedimento ma non la sua stesura del testo. Rispetto ai voti contro, tuttavia, fanno riflettere le numerose assenze tra i banchi delle opposizioni: due volte i presenti e votanti contro! In altre parole, se fossero stati presenti gli assenti delle opposizioni probabilmente il governo non avrebbe ottenuto la maggioranza.

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Fonti e Note:

[1] Assemblea_nazionale_francese, “Projet de loi visant à renforcer la lutte contre les dérives sectaires”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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