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Francia

Corsica a ferro e fuoco: si risveglia l’indipendentismo!

16 Marzo 2022 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Domenica sera, a Bastia in Corsica, al termine di pesantissimi scontri tra manifestanti, armati di bombe molotov, e la polizia francese, armata di cannoni ad acqua e bombe lacrimogene il bilancio era di 66 feriti, 44 tra le forze dell’ordine [1].

Erano stati tra i 7 e i 12.000 i manifestanti a scendere in strada contro il governo francese, dietro l’unico striscione “Statu francese assassinu”, per protestare contro l’aggressione contro uno dei leader degli indipendentisti corsi avvenuta lo scorso 2 marzo all’interno della prigione di Arles.

Ora l’uomo, Yvan Colonna, sarebbe in coma per alcuni, deceduto per altri.

Poco importa ai manifestanti che Yvan Colonna fosse in carcere a scontare una condanna definitiva all’ergastolo per omicidio. L’uomo infatti fu ritenuto colpevole d’aver fatto parte, 24 anni fa il 6 febbraio del 1998, del gruppo di fuoco che uccise ad Ajaccio, « il prefetto Claude Erignac, massimo rappresentante del governo di Parigi in Corsica » [2].

Solo una settimana prima, « il Fronte di liberazione nazionale corso-Ala storica, la fazione più estremista del separatismo, aveva annunciato la fine d’ una tregua durata 7 mesi perché il governo del premier socialista non aveva accolto le sue richieste ».

Corsica: le quattro richieste dei manifestanti

I manifestanti corsi chiedono ora al governo, espressamente, per bocca di Pasquale Picoury, rappresentante del sindacato degli studenti “Ghjuventù Indipendentista”:

  • « La creazione di una commissione d’inchiesta sul tentato assassinio di Yvan Colonna,
  • la liberazione immediata dei prigionieri politici,
  • il riconoscimento del popolo corso,
  • e uno statuto di piena autonomia » [3].

Corsica: manifestazioni e scontri con la polizia in tutta l’isola

In tutta la Corsica la situazione è incandescente: « Già nel pomeriggio del 7 marzo la manifestazione di Corte, organizzata dagli studenti dell’Università della Corsica e a cui avevano preso parte oltre diecimila persone, si era conclusa con lanci di molotov, bengala e bombe rudimentali, oltre che con diversi feriti da entrambe le parti (ufficialmente: 24 manifestanti e quattro poliziotti) », ci fa sapere Gianni Sartori su “Osservatorio repressione” [4]

Poi Sartori, aggiunge:

  • « Il 9 marzo, a Bastia si erano radunati nel pomeriggio davanti alla prefettura (come era già avvenuto il giorno prima, l’8 marzo) per poi scontrarsi con la polizia, incendiando auto e cassonetti.
  • Così a Calvi, in serata, dove venivano infranti numerose vetrine e lanciate bottiglie molotov contro la facciata della prefettura.
  • Contemporaneamente in quel di Ajaccio una manifestazione si concludeva con un tentativo di assalto al carcere.
  • Nella mattinata di venerdì 11 marzo una sessantina di indipendentisti tentava di forzare l’entrata della “gendarmerie” di Porto Vecchio ».

Italia: stampa e Tivù di stato oscurano i fatti della Corsica

Tutte queste notizie sono circolate in rete, su Twitter prevalentemente.

La stampa dominante in Italia e la tivù di stato non han dato particolare attenzione ai fatti della Corsica. Occorre dare atto, certo, che il cronista Claudio Del Frate per il Corriere è stato onesto e completo nel redarre il proprio articolo [5].

La direzione del Corriere, come quella di Repubblica, tuttavia, ha nascosto, come spesso capita, la notizia su una pagina interna del sito web. Silenzio assoluto, invece, sul TGcom24 di Mediaset e su TG1 della Rai.

La rivolta che infiamma la Corsica da circa una settimana non deve né distogliere l’attenzione sull’assedio all’Ucraina da parte dei russi, né stimolare improbabili emulazioni nel nostro Paese.

Questo è lo stato dell’informazione in Italia.

–

Fonti e Note:

[1] Corse Net Infos, 13 marzo 2022, “Nouvelle journée de tensions à Bastia : 66 blessés”.

[2] Repubblica, 7 febbraio 1998, “Corsica, torna il terrore”.

[3] Corse Net Infos,14 marzo 2022, “Les syndicats étudiants corses veulent élargir la mobilisation populaire pour “faire plier le gouvernement””.

[4] Osservatorio repressione, 14 marzo 2022, “Ancora proteste in Corsica per il tentato omicidio di Yvan Colonna”.

[5] Corriere, 15 marzo 2022, “Corsica: scontri in piazza dopo l’aggressione di Yvan Colonna, leader separatista”.

Archiviato in:Estero Contrassegnato con: Corsica, Francia

Francia, 237.000 in corteo: cresce protesta contro il pass

7 Agosto 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Oggi, per il quarto fine settimana di fila, i francesi sono scesi pacificamente in piazza per protestare contro la “Loi Sanitarie” che ha approvato l’obbligo di lasciapassare per accedere a buona parte dei servizi pubblici e privati, nonché di vaccinazione anti Covid obbligatoria per sanitari, pompieri e badanti.

« 237.000 francesi – in più di 150 città – sono scesi in piazza sabato per protestare contro l’estensione del pass sanitario, secondo i dati del ministero dell’Interno. Questo era in aumento rispetto ai 204.000 della settimana scorsa », ammette BFMTV, emittente pure invisa ai manifestanti [1].

Un numero enorme di manifestanti, per essere il mese di agosto. Manifestazioni, peraltro, avversate, nel tardo pomeriggio, anche dal maltempo.

Francia: Sanitari, pompieri, gilet gialli, destra, tutti contro il pass

E’ stata una forte risposta al presidente francese Emmanuel Macron che proprio ieri era intervenuto con un nuovo pubblico appello a vaccinarsi.

Nonostante gli imponenti e numerosi cortei, le manifestazioni si sono svolte in maniera pacifica se si possono contare appena « 35 arresti e sette feriti leggeri tra la polizia ».

Si è trattato di « cortei eterogenei che hanno mescolato anti-vaccini e pro-vaccini contrari all’estensione del pass sanitario », precisa France24 [2].

Il giornale ha aggiunto che tra i manifestanti c’era di tutto: « pompieri in uniforme, infermieri in camice, “gilet gialli” e elettori di estrema destra ».

Cortei_Parigi_Sanitari

« Slogan ostili al presidente sono risuonati in un corteo parigino », racconta ancora France24 che poi aggiunge: « Molti dei manifestanti hanno detto di non voler essere “cavie” per nuovi vaccini. Ma altri, alcuni dei quali sono stati vaccinati, protestano specificamente contro l’imposizione del pass sanitario, che dicono essere un “obbligo di vaccinazione mascherato” e stabilisce “una società di controllo“ ».

Nei vari cortei svoltisi nel Paese, anche molti commercianti.

« Alcuni negozi sono stati chiusi per protestare contro il controllo dei pass che “sarà lungo, complicato e potrebbe creare tensioni”, ha spiegato Morgan Sedrue, 36 anni, gestore di un bar, che teme anche di vedere i suoi clienti “divisi per due” », riporta sempre France24.

L’estensione del pass sanitario entrerà in vigore lunedì 9 agosto e – spiegano i manifestanti – si « trova davvero difficile credere che la sua applicazione sarà temporanea ».

–

Fonti e Note:

Credits: Photo by Twitter

[1] BFMTV, 7 agosto 2021, “Avec plus de 237.000 manifestants, la mobilisation anti-pass sanitaire est en hausse”.

[2] France 24, 7 agosto 2021, “Des milliers de manifestants ont défilé en France contre le passe sanitaire”.

Archiviato in:Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Francia, No pass, Passaporto vaccinale

Una marea di oltre 200.000 francesi contro Macron

1 Agosto 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Liberte_PasdePass_Francia

Manifestazioni contro il “pass sanitario” e la vaccinazione obbligatoria per alcune professioni hanno avuto luogo di nuovo sabato in diverse città francesi.

« Mentre le autorità si aspettavano la partecipazione di circa 150.000 persone, il ministero dell’Interno ha contato un totale di 204.090 manifestanti, di cui 14.250 a Parigi », scrive il giornale transalpino France24.

Lo stesso giornale ricorda che « il sabato precedente le manifestazioni avevano raccolto 161.000 persone e 110.000 una settimana prima ».

Evidentemente la rabbia della popolazione aumenta contro i provvedimenti del regime francese guidato da un presidente, Emmanuel Macron, sempre meno apprezzato dai francesi.

« L’opposizione alle misure del governo per combattere il Covid-19, raggruppata intorno alle parole d’ordine #manif31juillet e #PassDeLaHonte sulle reti sociali, riunisce i manifestanti anti-pass, anti-vaccino o anti-confinamento », precisa ancora France24.

I manifestanti contestano, oltre che il presidente, anche la stampa ritenuta totalmente asservita al potere.

Per ragione di sicurezza, quindi, è stata vietata una manifestazione davanti la sede dell’emittente tivù BFMTV.

A mostrare l’enorme e diffuso dispiegamento di proteste in tutta la Francia bastano alcuni numeri: « A Rennes, la manifestazione ha attirato 2.900 persone, A Nantes, le manifestazioni hanno raccolto “poco meno di 4.000 persone”. Nelle città del sud-est, più di 20.000 persone sono state contate dalle autorità a metà pomeriggio, soprattutto a Montpellier (8.500) e Nizza (6.500). Più di 2.000 persone erano a Lille, A Strasburgo erano 3.200. A Lione, più di 1.200 cittadini sono scesi in strada. A Bordeaux c’erano 5.500 manifestanti ».

3.000 gendarmi han “difeso” le sedi delle istituzioni del regime francese

Naturalmente il regime francese non solo non ascolta il popolo ma lo combatte tanto con la forza fisica – solo nella capitale, più di 3.000 poliziotti e gendarmi erano stati mobilitati – quanto con la propaganda.

Le immagini di Euronews, a proposito della polizia francese, hanno mostrato uno scandaloso atto in cui un gendarme ha puntato la propria arma contro un manifestante.

La propaganda ammette che 40% dei francesi è contro il green pass

Per quanto riguarda la propaganda, invece, i media francesi hanno diffuso presunti sondaggi che sosterrebbero che « il 62% dei francesi si è detto a favore dell’introduzione di un pass sanitario per entrare nei luoghi pubblici e il 69% a favore della vaccinazione obbligatoria per le badanti ».

Al di là di presunti numeri maggioritari, è facile anche leggere il “bicchiere mezzo vuoto”: tra il 30 ed il 40% dei francesi contestano le misure decise dal regime e che entreranno in vigore il prossimo 9 agosto.

Numeri enormi e che non possono non essere considerati in una Paese che si dice ancora democratico.

La Corte Costituzionale, adita dai parlamentari di destra e di sinistra, però, si dovrà pronunciare sulle misure liberticide già il prossimo giovedì 5 agosto. E già si annunciano manifestazioni davanti l’Alta Corte.

Twitter_Francia_5agosto

–

Fonti e Note:

[1] France24, 31 luglio 2021, “Troisième journée de mobilisation contre le passe sanitaire en France, plus de 200 000 manifestants”.

Archiviato in:Estero Contrassegnato con: Francia, no green pass

Figliuolo potrà vaccinare i sedicenni senza permesso?

29 Luglio 2021 by FronteAmpio.it 1 commento

« La legge approvata, domenica scorsa, dall’Assemblea Nazionale e dal Senato francese stabilisce che il vaccino potrà essere somministrato a un minore tra i 12 e i 16 anni con il consenso di un genitore. A partire dai 16 anni, l’accordo di uno dei due genitori non è più necessario » [1].

Lo Stato transalpino, in sostanza, nonostante le forti proteste popolari, sequestra la responsabilità dei papà e mamma dei sedicenni quanto, per i dodicenni, ruba il ruolo del genitore divorziato.

« È una decisione che potrebbe accelerare ulteriormente la campagna di vaccinazione in Francia. Gli adolescenti dai 16 anni in su potranno presto essere vaccinati senza il permesso dei loro genitori », commenta il giornale francese Actu [2].

Il generale Figliuolo presto sulle orme del “generale” Macron

Viene da pensare e credere che l’esempio sarà presto seguito dall’Italia, rilevato che il generale Francesco Paolo Figliuolo ha già da giorni chiaramente individuato negli studenti il prossimo obiettivo della campagna militare di “vaccinazione di massa”.

« Il generale Francesco Paolo Figliuolo, domenica al Sestriere, ha suonato la carica e invitato le famiglie a portare i propri figli nei centri vaccinali per sottoporli al vaccino contro il Covid-19 », ci fa sapere infatti il sito web Orizzonte Scuola [3].

Se l’Italia seguirà le orme del “generale” francese Emmanuel Macron, anche il nostro generale potrà fare a meno del libero consenso informato dei genitori e perfino della loro presenza all’atto medico.

Fantasia o c’è qualcosa che bolle in pentola?

Perchè il leader della Lega Matteo Salvini quando parla del vaccino si riferisce sempre e solo ai 12enni ( “Vaccinare bimbi di 12 anni non deve essere obbligatorio, scelgano i genitori” ) e non in generale a tutti i minori?

Cosa sa? Che accordi ha con Draghi?

Sospesi i docenti no vax, gli altri potranno svolgere il compito che Huxley assegnava loro sin dal 1932

E se non bastassero tivù e giornali di regime per “lavare il cervello” ai nostri figli e indurli alla vaccinazione, allora saranno gli insegnanti a convincerli – come prevedeva lo scrittore Aldous Huxley sin dal 1932.

Come certuni ricorderanno, Huxley, nel suo capolavoro dispotico Mondo Nuovo scriveva: « Per far amare ai sudditi il loro status di schiavi ci sono a disposizione ministri della propaganda, editori di giornali e insegnanti scolastici » [4].

Come riporta il giornale Open, nella « bozza del Piano scuola 2021-22 » è esattamente previsto che « che la comunità scolastica, […] operi per far comprendere il valore della vaccinazione, sia nella sua dimensione di prevenzione del contagio […] sia quale veicolo per la piena ripresa della vita sociale del Paese ».

Ecco spiegato il motivo l’obbligo vaccinale per i docenti e la sospensione dal lavoro dei docenti no-vax. Come potrebbero indottrinare pro-vax gli alunni se loro stessi fossero scettici ?

Il sogno dispotico di Huxley si è realizzato: il compito del docente non è più quello di educare il proprio alunno alla cultura e al pensiero critico , bensì di educarlo all’obbedienza.

–

Fonti e Note:

[1] BfmTv, 29 luglio 2021, “Vaccination des mineurs: que dit la loi en cas de désaccord entre les parents ou d’un divorce?”.

[2] Actu, 26 luglio 2021, “Vaccination : pour les adolescents de plus de 16 ans, plus besoin de l’accord des parents”.

[3] Orizzonte Scuola, 26 luglio 2021, “Vaccino 12-17 anni, dal Regno Unito all’Italia, ecco cosa accade in Europa”.

[4] Paolo Bonsignore, “Il Pensiero Politico di Aldous Huxley”, tesi di laurea in storia delle dottrine politiche (1995/96).

Huxley scrisse anche che « Nell’educazione del Gregge verrà insegnato che non può esservi felicità se non nel lavoro e nell’obbedienza ».

La frase completa da cui è tratta la parte riportata nel post è: « Per far amare ai sudditi il loro status di schiavi ci sono a disposizione ministri della propaganda, editori di giornali e insegnanti scolastici. (…) Semplicemente non menzionando certi temi, i propagandisti totalitari hanno influenzato molto di più l’opinione pubblica di quanto sarebbero riusciti a fare se si fossero sforzati di denunciare qualcosa palesemente. (…) La verità è grande, ma ancora più grande, da un certo punto di vista, è il silenzio sulla verità ».

[5] Open, 29 luglio 2021, “Scuola, la bozza del piano del ministero: «La sfida è tornare in presenza. Fondamentali vaccini e mascherine»”.

Archiviato in:Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Francia, Vaccino

Francia: in 114.000 contro vaccino e pass “nazista”

17 Luglio 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

vaccino-virus-massmedia

Al grido “Libertà” e “Macron dittatore”, da nord a sud della Francia, in 136 diverse manifestazioni, « quasi 114.000 persone hanno manifestato sabato, secondo il ministero degli interni, contro l’estensione del pass sanitario o la vaccinazione obbligatoria per gli operatori sanitari [e le badanti, NdR], misure annunciate cinque giorni fa dal presidente francese ».

In almeno 18.000 si contavano i manifestanti a Parigi, mentre altre, tra l’altro, si sono svolte da Marsiglia a Lille e da Montpellier a Nizza, da Nancy a Metz, da Strasburgo a Digione, da Lione a Clermond-Ferrand, da Perpignan a Valence.

I cartelli della marcia recitavano anche « “No al lasciapassare nazista”, “Finta pandemia, vera dittatura” o “Io non sono un codice QR” », secondo France24 [1].

In alcune città la Prefettura vieta le manifestazioni e compie arresti

Manifestazione anche a Bordeaux, dove la prefettura aveva emesso un divieto di manifestazioni nel centro della città. Sprezzanti del divieto, 1.200 persone, manifestanti hanno bloccato il traffico di tram e auto in alcuni luoghi.

A Digione, la polizia ha usato gas lacrimogeni contro i manifestanti.

Manifestazione vietata anche a Lione e 9 arresti tra il migliaio di manifestanti.

Francia: i manifestanti chiedono più test gratuiti ma nessun obbligo e limitazione alla circolazione

« Abbiamo dei dubbi sui vaccini contro il Covid, non è che pensiamo che la Terra sia piatta ma non conosciamo gli effetti a lungo termine di questi vaccini raffazzonati in fretta e furia che Macron vuole imporci », ha sostenuto una manifestante, secondo quanto riporta France24 [1].

Si sono contestate anche « “le pecore” che vengono vaccinate, la “cattiva informazione” data secondo loro in televisione », aggiunge il giornale.

Le Figaro [2], ha riportato altre frasi dichiarazioni dei manifestanti: « Non siamo affatto anti-vaccini. Vogliamo solo che tutti abbiano la libertà di essere vaccinati o meno. I test PCR possono essere sufficienti e poi dovrebbero essere lasciati liberi » ed anche « No alla vaccinazione obbligatoria. La libertà di vaccinazione è un diritto. Non toccate i nostri bambini ».

In Italia, in maniera scandalosa, censura la stampa la notizia

In merito al concetto di “Libertà”, che comprende anche quello di informazione libera e completa, interessante rilevare che alle 20:50 di sabato alcuna notizia delle manifestazioni era riportato dalla stampa italiana:

  • nessuna pubblicazione su Tgcom.24 di Mediaset,
  • niente sulla Home di Repubblica ( che scrive “Francia, No Vax in piazza contro il pass sanitario di Macron” nella pagina interna del sito dedicata agli Esteri ),
  • poche righe all’interno di altro articolo sul Corriere,
  • niente ancora sul sito web del TG1.

Se non è censura, se non è voglia di manipolare l’informazione, poco ci manca.

–

Fonti e Note:

[1] France24, 17 luglio 2021, “Covid-19 : près de 114 000 manifestants contre la dictature sanitaire en France”.

[2] Le Figaro, 17 luglio 2021, “Covid-19: des milliers de manifestants dans la rue contre le passe sanitaire”.

Archiviato in:Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Francia, Vaccino

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

IL FORUM DI FRONTEAMPIO

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