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Il caso Vioxx: il farmaco che uccise decine di migliaia di pazienti

7 Gennaio 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

« Forse 500.000 o più morti americane premature possono essere state causate da Vioxx, una cifra sostanzialmente più grande dei 3.468 decessi di individui nominati riconosciuti da Merck durante la definizione della sua causa. E quasi nessuno tra le nostre élite politiche o mediatiche sembra conoscere o interessarsi a questa possibilità », ha scritto Ron Unz, redattore di “The American Conservative” [1].

Vioxx, la nuova Aspirina ma che causava trombi, infarti ed ictus

Vioxx – nome commerciale della molecola Rofecoxib – fu un farmaco « per il sollievo dai segni e sintomi di osteoartrite, per la gestione del dolore acuto negli adulti e per il trattamento dei sintomi mestruali (ossia dolori mestruali) » scoperto nei laboratori di ricerca dalla società farmaceutica americana Merck. Una sorta di nuova “Aspirina”.

Dopo aver superato gli studi clinici senza problemi e l’approvazione della FDA, l’agenzia del farmaco americana fu immesso sul mercato nel 1999.

« Con un budget pubblicitario televisivo medio di cento milioni di dollari all’anno, Vioxx divenne rapidamente uno dei bestseller di Merck » [1].

La Merck ne ottenne una vendita annuale di 2,5 miliardi di dollari.

Un vero e proprio farmaco di successo.

Il farmaco, infatti, aveva avuto successo con la maggior parte dei pazienti nell’alleviare il dolore.

L’azienda farmaceutica tuttavia aveva ignorato l’impatto dell’inibitore Cox-2, presente nel farmaco, rispetto a possibili disfunzioni cardiovascolari ovvero, a causa di formazioni di trombi, all’incremento del rischio di infarto e di ictus. E ciò nonostante che l’azienda ne fosse perfettamente a conoscenza.

Al « Centre for Drug Evaluation and Research hanno scoperto che chi assumeva il Vioxx aveva il 34% di probabilità in più di contrarre una malattia coronarica rispetto agli altri antidolorifici », riportò nel 2005 il quotidiano inglese The Guardian [4] in un articolo dal titolo che fa molto riflettere: “Come possiamo impedire che il disastro di Vioxx si ripeta?”.

La FDA si scusò, la Merck pagò dei risarcimenti, ed il Vioxx sparì

Solo dopo l’avvio di migliaia di cause legali da parte di pazienti del Vioxx, nel settembre 2004, la Merck ritirò il farmaco dal mercato.

« Il richiamo – rivela il giornale The Week – arrivò pochi giorni dopo che Merck scoprì che un’importante rivista medica stava per pubblicare uno studio di un investigatore della FDA (Food and Drug Administration) che indicava che il farmaco in questione aumentava notevolmente il rischio di infarti ed ictus fatali e che probabilmente era stato responsabile di almeno 55.000 morti americane durante i cinque anni in cui era stato sul mercato. Ben presto si è scoperto che Merck era a conoscenza di potenziali effetti collaterali letali anche prima del lancio di Vioxx nel 1999, ma aveva nascosto tutti questi inquietanti test sotto il .. tappeto » [1].

« Una ricerca pubblicata in seguito sulla rivista medica Lancet stima che 88.000 americani hanno avuto un attacco di cuore a causa dell’assunzione di Vioxx, e 38.000 di loro sono morti » [3].

Nel 2007, l’azienda pagò « 4,85 miliardi di dollari per controversie e cause legali intentate contro di essa. Ha anche pagato altri 950 milioni di dollari al governo degli Stati Uniti per essersi dichiarato colpevole della promozione illegale del farmaco e per aver ingannato il governo americano sulla sua sicurezza » [2].

Quando Big Pharma da più valore agli utili che alla salute pubblica

Ci fu chi, come « Eric Topol, Presidente della Cardiologia della clinica di Cleveland, si è spinto al punto di affermare che Merck ha dato più valore alle vendite che alla salute pubblica » [2].

Stessi problemi in Regno Unito, e analoghi commenti riportati da The Guardian: « L’autorità di regolamentazione statunitense non ha agito per conto della salute pubblica, ma per gli interessi delle aziende. Era consapevole della portata del problema nel giugno 2000, ma ha aspettato due anni per fare qualcosa » [4].

« Gli alti funzionari della FDA si scusarono per la loro mancanza di una supervisione efficace e promisero di fare meglio in futuro » [1].

« La UK Medicines & Health Care Products Regulatory Agency – scrive ancora The Guardian – difende il sistema, di cui fa parte, dicendo: “Non importa quanto estesi siano gli studi clinici sui pazienti, alcuni effetti avversi possono non essere rilevati fino a quando un numero molto elevato di persone non ha ricevuto il farmaco” » [4].

Qualcosa che ci ricorda le rassicurazioni di oggi delle agenzie del farmaco sui vaccini anti-Covid.

All’epoca, la vicenda incrinò parecchio la fiducia dei consumatori nell’industria farmaceutica, la Merck poi ritirò pure « il Fosamax, un farmaco per l’osteoporosi femminile ».

Ma il tempo non aiuta la memoria dell’uomo.

Il giornalista Ron Unz, commenta la vicenda sarcasticamente. I politici americani avrebbero dovuto « distribuirlo gratuitamente a tutti, in dosi massicce, a partire dal 65° compleanno. Forse avrebbero anche dovuto renderlo obbligatorio. A livelli sufficientemente elevati di consumo nazionale, Vioxx avrebbe potuto eliminare quasi da solo tutti i nostri gravi problemi di deficit di bilancio » [1].

Eliminando i pensionati ed il relativo costo per le casse pubbliche, cioè.

—

Fonti e Note:

[1] The Week, 27 aprile 2012, “When half a million Americans died and nobody noticed”

Interessante appare rilevare, come sempre The Week riporti questo passaggio: « Non è facile dimostrare le cause e gli effetti … [ma] l’anno dopo che il Vioxx è stato ritirato dal mercato, il New York Times e altri mezzi di comunicazione hanno notato che il tasso di mortalità americano ha subito un calo sorprendente e del tutto inaspettato. Tipico è stato il titolo di un breve articolo apparso nell’edizione del 19 aprile 2005 di USA Today: “USA Records Largest Drop in Annual Deaths in at Least 60 Years”. Durante quell’anno, i decessi americani sono diminuiti di 50.000 unità, una strana anomalia, che è stata guidata da un brusco calo di attacchi cardiaci mortali ».

[2] The Future of Healthcare, 9 marzo 2020, “Merck: Vioxx Case Study”

[3] Un’interessante e dettagliata cronologia dei fatti è reperibile su NPR, 6 febbraio 2019, Snigdha Prakash e Vikki Valentine. “Timeline: The Rise and Fall of Vioxx”

[4] The Guardian, 27 gennaio 2005, Hsiao-Hung Pai, “How do we stop the Vioxx disaster happening again?”

Archiviato in:Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Farmaci, Giustizia, Vaccino

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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