Il Fatto Quotidiano sostiene il dibattito sul Salario Minimo orario

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Da alcuni giorni la politica, e soprattutto la grande stampa, hanno scoperto il “Salario minimo orario”. In particolare “Il Fatto Quotidiano” ha dedicato una intera pagina sull’argomento nei giorni 5, 14 e 15 marzo.

DiMaio-al-pd-votate-salario-minimoIl 5 marzo, “Il Fatto Quotidiano” titola «Di Maio tenta Zingaretti: “Votate il salario minimo”».

«Ieri – scrive il quotidiano diretto da Marco Travaglio – il capo politico del Movimento cala l’offerta a Zingaretti: “ […] Il M5S fra pochi giorni porta in Parlamento una misura che introduce ed estende il salario minimo a tutte le categorie di lavoratori. Una battaglia di tutti, e mi auguro di vedere un’ampia convergenza parlamentare, a partire proprio da Zingaretti”». Di Maio riceve una piccata risposta del capogruppo del Partito Democratico in Senato, Andrea Marcucci: «Di Maio è sempre sbadato, è il M5S che se vuole, potrà votare il disegno di legge sul salario minimo che a ha presentato il nostro collega Mauro Laus».

9-euro-salario-minimoIl 14 marzo, il quotidiano ritorna sull’argomento con un ampio servizio: “Sognando 9 euro l’ora. La battaglia dei costi per il salario minimo”.

Scrive Roberto Rotunno: «Se oggi applicassimo il salario minimo legale da 9 euro lordi all’ora, come suggerisce il Movimento Cinque Stelle, bisognerebbe alzare gli stipendi a quasi tre milioni di lavoratori italiani. A beneficiarne sarebbero soprattutto i giovani, le donne e gli apprendisti, specie al Sud. L’incremento medio per ognuno sarebbe di 1.073 euro all’anno, mentre le imprese dovrebbero sborsare 3,2 miliardi in più.[…] Come detto, però, è solo un’ipotesi. Perché le aziende potrebbero anche reagire riducendo le ore di attività, per mantenere fermi i costi del personale. […] Quindi serve la giusta via di mezzo».

salario-minimo-no-sindacatiInfine ieri, 15 marzo, il quotidiano di Marco Travaglio titola “Scavalcati sul salario minimo: perché i sindacati dicono no” riportando, in sintesi, la posizione e le preoccupazioni del sindacato confederale CGIL – CISL – UIL.

Qui, l’autore Salvatore Cannavò spiega che «Di Maio vorrebbe arrivarci entro l’estate e farne un tema di campagna elettorale per le Europee». Secondo i sindacati confederali che sono contrari, invece, è sufficiente «fissare i trattamenti economici dei contratti “con validità erga omnes”per tutte le imprese e i lavoratori, conferendo valore legale ai livelli di retribuzione di natura contrattuale.” E per far questo, Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di approvare la legge sulla rappresentanza sindacale per stabilire chi è davvero titolato a stipulare contratti nazionali».

Al contrario, appare strano l’atteggiamento de Repubblica. Il quotidiano da tempo, nei fatti, appare come un vero e proprio organo di stampa del Partito Democratico. Nonostante il senatore Mauro Laus (PD) sia uno dei presentatori della proposta di legge, il Salario Minimo orario non ha trovato spazio su Repubblica, nello stesso periodo.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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