Il grande imbroglio delle mascherine

persone con mascherine di protezione

Fa uno strano effetto uscire di casa e non riuscire più a riconoscere la gente che solitamente incontravi per strada alla medesima ora e nel solito tragitto da casa al lavoro o fino al supermercato. Volti anonimi, senza più espressione, mascherina su naso e bocca, occhiali da sole e berrettino in testa per proteggersi dai primi raggi di sole di un atipico mese di maggio.

Certo, siamo in epoca di pandemia e gli esperti assunti dal governo ci dicono (vedi il DPCM 26 aprile 2020) che le mascherine sono indispensabili per prevenire la diffusione del virus tanto da farle diventare obbligatorie nei luoghi aperti al pubblico e, addirittura all’aperto, se non si ha la possibilità di rispettare il distanziamento interpersonale.

Mascherine introvabili se non a prezzi quintuplicati da ladroni !

Detto fatto, milioni di italiani alla caccia quotidiana della tanto agognata e salvifica mascherina tanto da farla diventare rara quasi quanto il Vombato dal naso peloso.

Risultato? Farmacie saccheggiate, prezzi alle stelle, a meno che non si riesca ad ordinarle su internet e strade cittadine lastricate di guanti in lattice e protezioni chirurgiche abbandonate dopo l’uso.

guanti e mascherine potenzialmente infetti abbandonati

« Le mascherine “a prezzo calmierato” di 0,61 euro (compreso Iva) si trovano solo in una farmacia su quattro », rileva AltroConsumo sul proprio sito web aggiungendo, nel contempo, in quali market on line è invece più facile acquistarle.

Nel frattempo, parecchi imprenditori hanno fiutato l’affare tanto che – spiega il quotidiano Il Sole 24 Ore – « ogni giorno si allunga l’elenco delle aziende che hanno pertanto deciso di riconvertire la propria produzione per rispondere alla crescente domanda di questi prodotti ». Insomma, in molti hanno deciso di riconvertire le proprie azienda alla produzione di mascherine e disinfettanti, la cui fornitura, dovrebbe essere assicurata per un lungo periodo di tempo.

C’è mascherina e mascherina : quali caratteristiche deve avere ?

mascherine-carnevale

Acquistando a prezzo da furto la nostra mascherina usa e getta che useremo invece per l’intero periodo di emergenza, ci siamo chiesti :

  • quali sono le caratteristiche che una mascherina deve avere perché possa essere considerata sicura ed efficace?
  • fino a che punto essa può servire per evitare di contrarre una eventuale infezione per via aerea?

La mascherina deve rispondere a stringenti requisiti di affidabilità sia per ciò che concerne i materiali che le modalità di realizzazione, come evidenziato sul portale del Ministero della Salute:

« Le mascherine chirurgiche, per essere sicure, devono essere prodotte nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683:2019 (scaricabile gratuitamente dal sito https://www.uni.com), che prevede caratteristiche e metodi di prova, indicando i requisiti di:

  • resistenza a schizzi liquidi,
  • traspirabilità,
  • efficienza di filtrazione batterica,
  • pulizia da microbi ».

Quando è necessario usarla e quanto ci proteggono in realtà ?

Per quanto riguarda, invece, la loro utilità per la protezione dal coronavirus, l’OMS, sul punto, pare avere le idee molto chiare, così come riportava il sito on line del “Il Fatto Quotidiano” lo scorso 20 marzo 2020:

« mentre ovunque si scatena la corsa alle mascherine, l’Organizzazione mondiale della sanità lancia un appello chiaro: “Le mascherine servono a chi lavora in prima linea se non ne avete bisogno per favore non indossatele“, ha chiesto la dottoressa Maria van Kerkhove durante un briefing con la stampa. Quindi – a patto di limitare i contatti sociali non serve averla per uscire di casa ».

Sulla stessa lunghezza d’onda le risultanze della ricerca pubblicata il 31 gennaio dalla rivista on line Wired che, in particolare, a proposito delle mascherine chirurgiche scriveva:

« Questo genere di mascherina è stata concepita soprattutto per proteggere non chi la sta indossando, ma le persone che stanno intorno. La funzione di schermatura dalle goccioline di saliva, infatti, è adeguata quando questi liquidi escono dalla bocca o dal naso di chi la porta, mentre funziona molto peggio come barriera d’ingresso ».

FONTE : Corriere della Sera

E, cosa non meno importante, perché la stessa possa assolvere alla sua funzione protettiva essa dovrà essere correttamente indossata, utilizzata per un periodo di tempo non troppo lungo ma, soprattutto, adeguatamente smaltita dopo l’uso.

Nei soggetti malati la mascherina aggrava i rischi di dispnea e virus!

Molto interessanti e approfonditi, sono i contenuti di un articolo scientifico pubblicato di recente dal dott. Alberto Donzelli, medico specialista in Igiene e Medicina Preventiva, pubblicato sulla “Rivista dell’associazione Italiana di Epidemiologia” di cui ho estrapolato un passaggio ma che invito alla sua completa lettura:

« Le maschere facciali rendono la respirazione più difficile. Per persone con BPCO risultano spesso insopportabili perché peggiorano la dispnea ».

« Inoltre – prosegue l’articolo – una frazione di CO2 espirata è inalata a ogni ciclo respiratorio. I due fenomeni aumentano frequenza e profondità della respirazione, quindi la quantità d’aria inalata ed espirata. [..] Inoltre la resistenza all’espirazione causata dalla maschera rischia di aumentare la ri-inalazione dei propri virus, in un circolo vizioso che aumenta la carica che può raggiungere gli alveoli, dove le difese dell’immunità innata sono carenti ».

Perchè allora utilizzarle all’aperto? L’esempio del preservativo.

Tali letture inducono ad alcune domande :

  • Ma allora, è importante o no indossarle?
  • Sono utili veramente a proteggerci dalle infezioni?
  • Servono a fermare il coronavirus o anche questa è una bufala?
  • Perché renderla obbligatoria anche all’aria aperta a distanza di tre mesi dall’insorgere dell’epidemia?
  • Che sia solo una questione di interessi più che di reale necessità?

Spesso, sono le sfumature a suggerire la risposta ad alcune domande, a darti l’idea di ciò che può essere vero o falso e di quanto veramente importante possa essere una cosa rispetto a come, invece, altri vorrebbero fartela apparire.

Ed io, la risposta ai primi tre dei suddetti quesiti l’ho ricavata dalla sfumatura di cui articolo 3 delle “Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale” che, ai commi 2 e 3 del DPCM 26 aprile 2020, testualmente recita:

« Ai fini del contenimento della diffusione del COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente la distanza di sicurezza »,

« … possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o maschere lavabili anche autoprodotte, in materiale multistrato, idonei a fornire una adeguata barriera ecc. ».

Tali indicazioni, mi hanno fatto sorridere poiché, sarebbe un po’ come dire: “se ti vuoi proteggere dalle malattie infettive sessualmente trasmissibili, è indispensabile l’uso del profilattico! Ma, se non ce l’hai, potrebbe andar bene anche il calzino invernale del tuo bimbo, l’importante è che non sia bucato”.

Poi, però, arrivano le amministrazioni comunali che ti obbligano ad usarle anche negli spazi aperti, nel giardini comunali, come spieghiamo in : “Giardini Pubblici aperti ma con obbligo di mascherina”.

Per quanto riguarda le risposte alle ultime due domande sopra indicate credo che, con un po’ di fantasia non sarà difficile trovarle.

Dopo i produttori di maschere e disinfettanti, i più contenti di questa enorme e tragicomica mascherata, saranno sicuramente i rapinatori, loro si che si impegneranno ad indossarle anche dopo che il coronavirus sarà solo un lontano ricordo.

Credits : Photo by Macau Photo Agency on Unsplash

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2 risposte

  1. Teo ha detto:

    Ciao , tante cose che hai documentato ero al corrente, sul prezzo e sul fatto di non trovarle avevo gia letto e sentito , sul fatto che c’è gente che ci specula era ovvio, per nostra sfortuna l’onestà delle persone non riguarda tutti, per la famosa globalizzazione si è preferito delegare alcuni paesi per la fornitura di alcuni prodotti tra cui le mascherine vedi la Cina, anche sul fatto di essere nascosti dietro una mascherina volevo ricordarti che qui al nord la gente nn si guarda in faccia neanche senza mascherina, comunque fa effetto questa situazione paradossale. Anche sull’utilizzo del tipo di macchina ero al corrente e sul fatto che garantiscono si fa per dire quelli che li indossano. Comunque un bel casino, su quei malati con patologie che aggrava nn ne ero al corrente. Condivido pienamente, ma come tu saprai tantissime cose che utilizzano nel quotidiano sono o possono essere pericolose per la salute, faccio un banale esempio tutto il cibo contento nelle confezioni, plastica, alluminio ecc. …. diciamo che si aggrega a tutto quello che c’era già… anche le mascherine! Siamo messi male 😂😂😂😂😂😂😂 .

  2. Gregorio ha detto:

    Penso che la mascherina, oggi, più che altro serve a far passare un messaggio di falsa sicurezza. Anche a seminare la paura. Ci sono numerosi scienziati che ritengono inoportuno indossarla sopratutto nello spazio aperto.
    Qualche anno fa, mi ricordo, ocultare il volto era quasi un reato, oggi farlo vedere è sinonimo di mancato senso civico…

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