La lotta è di classe, non tra negazionisti e covidioti

La classe dominante cerca di dimostrare in mille modi che il paese è diviso in due.

Non fra sfruttati e sfruttatori, non fra lavoratori e capitalisti, non fra masse popolari e classe dominante, ma fra cittadini responsabili che assumono i comportamenti individuali adeguati a fare fronte alla pandemia e cittadini che negano la pandemia, non accettano le misure imposte ( chiusure delle attività senza indennizzi adeguati e limitazioni varie ), assumono comportamenti antisociali e inevitabilmente diventano i responsabili del disastro in cui versa il paese.

Tutte balle!

Già il solo fatto che questa contrapposizione sia sistematicamente promossa da tutti i media di regime deve far suonare un campanello di allarme.

La guerra fra poveri negazionisti vs covidioti non porta niente di positivo al campo delle masse popolari e anzi rafforza la classe dominante.

Le questioni decisive sono altre: sono quelle che alimentano l’organizzazione e la loro mobilitazione delle masse popolari e il processo attraverso cui imparano a fare a meno della classe dominante, delle sue autorità e delle sue istituzioni e arrivano a gestire autonomamente la società conformemente ai loro interessi.

Un primo passo è riconoscere cosa si muove dietro la propaganda di regime e l’intossicazione dell’opinione pubblica.

La crisi sanitaria è dovuta ai tagli al Sistema Sanitario Pubblico voluto dai capitalisti

La pandemia ha avuto e ha effetti devastanti principalmente a causa dei tagli al Sistema Sanitario Nazionale, alle speculazioni e al malaffare che vigono da decenni. Questo è l’effetto della gestione capitalista di un servizio essenziale per l’umanità.

Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia, dopo misure di emergenza, stato d’eccezione, impennata del debito pubblico, legioni di esperti di tutti i tipi, la situazione è oggi persino peggiore di ieri.

Da febbraio 2020 a febbraio 2021, sono stati persi quasi un milione di posti di lavoro (fonte ISTAT, 6 aprile 2021) in regime di blocco dei licenziamenti, blocco che sta per essere revocato con i risultati che tutti possiamo immaginare.

Occorre lottare contro i capitalisti del governo Draghi, non contro i no-vax o i no-mask

Draghi è un uomo della UE e ha il compito di riprendere su ampia scala l’attuazione del programma di lacrime e sangue che la classe dominante persegue contro le masse popolari da decenni.

In questo contesto, la sinistra borghese si fa campionessa del tiro al piccione contro i negazionisti, i no mask, i no vax, ecc. ecc. per nascondere la sua incapacità di dare prospettiva alle mobilitazioni e alle rivendicazioni delle masse popolari.

Per liberare il paese dai capitalisti, dagli speculatori, dalla UE, dalla NATO e dalla pandemia ( che sono tutte facce della stessa medaglia ): dobbiamo sostenere ogni forma di opposizione, protesta e lotta contro il governo Draghi e contro gli effetti della crisi e della pandemia.

Fonti e Note:

Credits: Photo by Carl Campbell on Unsplash

[1] Testo tratto da: P.Carc, 3maggio 2021, “La pandemia, i comunisti e la marcia verso il socialismo”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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Una risposta

  1. Lamberto ha detto:

    Io penso che piuttosto che azioni di massa contro Draghi dovreste studiare molto la Costituzione, perché pare che non la conosciate per niente da Bifolchi Costituzionali.

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