Ucraina e Russia: due popoli, una sola storia

Bacino_Dnepr

La storia dell’Ucraina è condivisa con quelle della Russia e della Bielorussia. In questa storia il fiume Dnepr, il quarto fiume più lungo dell’Europa, ha spesso avuto un ruolo fondamentale. Il Dnepr nasce in Russia, attraversa la Bielorussia e quindi entra in Ucraina tagliandola in due, da nord a sud, prima di immettersi nel Mar Nero vicino ad Odessa.

Nel passato, lungo Dnepr, è sorto il regno della Rus’ di Kiev (882-1240), stato governato dai Norreni, dai vichingi cioè del Nord della Scandinavia, probabilmente svedesi, e che comprendeva i territori della Russia occidentale, della Bielorussia e dell’Ucraina.

Sfaldatosi e frammentatosi tale regno, l’Ucraina venne divisa, sempre lungo il Dnepr, tra la Confederazione Polacco-Lituana nata dall’unione del regno di Polonia e del granducato di Lituania e la Moscovia (la Russia, insomma). In particolare, il principato di Kiev viene annesso alla Lituania nel 1471.

A seguito di una insurrezione dei cosacchi ucraini contro la Confederazione lituano-polacca, sempre con confine il Dnepr, dal 1649 e 1764, sorge l’Etmanato Cosacco.

Ognuna delle due parti dell’Ucraina tentò di “riunificarsi” attaccando l’uno l’altra, la parte polacca quella cosacca e viceversa in una grande “guerra civile”. Dopo due trattati, però, mediati dalla Moscovia (Russia), l’ultimo la “Pace Eterna” del 16 maggio 1686 firmata a Mosca si conclude la spartizione tra ovest (polacco) ed est più Kiev (Cosacco-moscovita). La Pace Eterna garantì la libertà religiosa alla popolazione ortodossa della Confederazione Polacca e riconobbe il diritto della Moscovia a proteggere gli ortodossi. Tuttavia, con un trattato del 1654 l’Etmanato era già divenuto vassallo della Russia per poi essere definitivamente incorporato nella stessa Russia, e diviso nei governatorati di Kiev e Piccola Russia, sotto Caterina II di Russia, nel 1764.

Il Regno di Polonia (Lituania inclusa), successivamente, con tre spartizioni, 1772, 1793 e 1795 venne diviso tra Austria, Prussia (Germania) e Russia e sparì dalla carta geografica. La residua Ucraina occidentale, in particolare, toccò alla Russia.

Ne seguì un periodo di apparente tranquillità sotto i vari zar russi, fino alla rivoluzione russa del 1905.

Per questa storia, il 17% della popolazione dell’Ucraina, oltre 8 milioni di individui, oggi, è d’etnia russa.

Torniamo al 1905. Il 22 gennaio 1905 le truppe zariste aprono il fuoco sui manifestanti a San Pietroburgo. E’ la miccia della rivoluzione. Uno degli episodi famosi di tale evento è quello dell’ammutinamento dell’equipaggio della corazzata Potemkin nel porto di Odessa. Lo zar Nicola II sarà costretto a delle concessioni tra cui la libertà di stampa e istituzione di un parlamento ( la Duma ). Non fu concesso, però, l’uso della lingua ucraina nelle scuole.

Le due successive rivoluzioni del 1917 ( febbraio e ottobre ) sono gli eventi storici maggiori. La prima porta all’adbidicazione dello zar Nicola II e alla nascita della Repubblica. La seconda, quella di ottobre, all’instaurazione del regime comunista.

L’armata rossa entra nell’Ucraina orientale. Il 25 gennaio 1918 lUcraina dichiara l’indipendenza dalla Russia. Pochi giorni dopo, il 3 marzo, però, la firma del trattato di pace di Brest-Litovsk tra Russia e Impero Austro-Ungarico chiude anticipatamente la prima guerra mondiale: tra l’altro il trattato prevede che la Russia rinunci all’Ucraina. Ne conseguì che l’esercito tedesco prese il controllo del territorio ucraino istaurandovi un governo fantoccio anti-comunista al fine di sfruttarne le risorse minerarie. Tale governo, però, dura pochi mesi; la resa tedesca della grande guerra conduce all’abbandono del paese da parte dei tedeschi e alla restaurazione della Repubblica nazionale (UNR). Contemporaneamente, in occidente, in Galizia, si cerca di creare una seconda Repubblica ucraina indipendente (ZUNR). Ne conseguono scontri militari con la Polonia.

Contemporaneamente, nell’area sud ed orientale del paese nasce una terza repubblica, la Machnovščyna, una repubblica anarchica. I suoi territori corrispondono all’attuale regione (oblast) di Zaporižžja, Donec’k, Cherson e Dnipro.

Ne consegue una guerra civile di tutti contro tutti dalla quale nel 1920 esce vittoriosa “l’armata rossa” e l’Ucraina ritorna russa, almeno fino al 1991 ( seconda guerra mondiale esclusa ) quando l’Unione Sovietica si dissolve.

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