Bartolini: Cisl, Uil e polizia contro scioperanti

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« Un vile attacco contro il picchetto dei lavoratori in sciopero » [1]. La denuncia da parte del sindacato di basi Si Cobas di Genova è forte: dietro le « squadracce di crumiri » c’erano « due importanti dirigenti sindacali della Cisl e della Uil ».

E’ questo il nuovo fronte della lotta: non quello contro il padrone, ma quello fratricida tra lavoratori!

I sindacati padronali ( ehm, “confederali” ) oramai stanno sfacciatamente da parte degli imprenditori e dei capetti.

Le richieste Si Cobas a Bartolini: aumenti salario e tempo pieno

Per la FIT-CISL e la UIL-Trasporti, i lavoratori iscritti alla sigla SI Cobas sono solo « 25 pseudo manifestanti » [2], che volevano impedire « ai 200 autisti operanti nella filiale di poter effettuare la loro attività lavorativa ».

Per i sindacati padronali, ancora, occorreva difendere il « diritto di lavorare » di chi non condivideva le ragioni dello sciopero e, soprattutto, « non avevano intenzione di voler perdere nuovamente una giornata di lavoro come già accaduto il 16 settembre, a seguito di analogo blocco da parte delle stesse persone e per gli stessi motivi ».

Eppure le ragioni del Si Cobas appaiono chiare e legittime: « un aumento delle retribuzioni, il rientro di un addetto licenziato, il tempo pieno per chi opera da anni nell’impianto ».

CGIL-CISL e UIL a fianco Bartolini: non può sopportare perdite!

Eppure in precedenza, il 16 settembre, Cgil-Cisl e Uil avevano già ribadito che « intendono anche esprimere la loro contrarietà al blocco presso la BRT di Genova » [3].

Secondo i sindacati padronali, non è possibile permettere di far « sopportare ulteriori perdite economiche » alle aziende e rischiare di compromettere così la tenuta occupazionale: « le società paventano [minacciano, NdR] la possibile apertura della cassa integrazione nei confronti dei magazzinieri e driver » [3], in caso della continuazione degli scioperi.

Come dire: accontentatevi di cosa vi passa la Bartolini e zitti! Grandi sindacati, i … confederali!

La vicenda, naturalmente, si è risolta col solito metodo: « quattro ore dopo l’inizio dello sciopero, il presidio è stato sciolto da una carica della Polizia » [2].

Fonti e Note:

[1] Si Cobas, 6 ottobre 2022, “[BRT] Dopo i fatti di Genova, aperto stato di agitazione nazionale su tutta la filiera: guai a chi ci tocca”.

[2] Trasporto Europa, 6 ottobre 2022, “Alta tensione allo sciopero del SiCobas alla Brt di Genova”.

[3] La Voce di Genova, 14 settembre 2022, “BRT, i sindacati confederali contro Sì Cobas: “Lo sciopero rischia di compromettere la tenuta occupazionale del sito””.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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