Fornitura armi a Ucraina: Russia pronta a risposta dura

« Le azioni dell’Unione Europea non rimarranno senza una dura risposta ». Così ha dichiarato il ministro degli esteri russo, Sergej Viktorovič Lavrov , in una nota rilasciata dall’agenzia di stampa russa InterFax [1].

La dichiarazione è una risposta alla notizia della fornitura di armi militari, anche letali, all’Ucraina, per un valore di 450 milioni di euro da parte di stati membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia.

L’Italia, in particolare, dopo un primo Decreto Legge del 25 febbraio per la fornitura di 12 milioni di euro di materiale non letale, ieri 28 febbraio ha annunciato [2] di aver approvato un apposito nuovo Decreto Legge per la fornitura di armi letali. Tale Decreto sarà ratificato quest’oggi stesso dal Parlamento appositamente convocato [ Senato alle 10:00, Camera dei Deputati alle 15:30, NdR ].

Col secondo Decreto Legge, il n. 16 del 28 febbraio 2022, il governo, previo atto di indirizzo del Parlamento, autorizza « la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, in deroga [ violazione, NdR ] alle disposizioni di cui alla legge 9 luglio 1990, n. 185 » [3].

L’alto dirigente russo ha poi aggiunto: « Le entità coinvolte nella fornitura di armi letali e di carburante e lubrificanti all’Ucraina saranno responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell’operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze ».

In particolare, Lavrov ha ironicamente « ringraziato la Polonia per aver accettato di diventare un punto di transito per la consegna degli aiuti all’Ucraina ».

Fonti e Note:

Credits: Photo by Michael Parulava on Unsplash

[1] Interfax, 28 febbraio 2022, “МИД РФ пообещал ЕС жесткий ответ за роль Евросоюза в событиях на Украине”.

[2] Governo, 28 febbraio 2022, “Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 65”.

[3] La legge 9 luglio 1990, n. 185, all’articolo 1 comma 6 prevede che « l’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato ».

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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