
Se in Italia si parla solamente dei rischi (contenuti) legati alla vaccinazione con il farmaco AstraZeneca, le pubblicazioni dei dati sulle vaccinazioni all’estero rilevano che è il farmaco della Pfizer, invece, il più temibile.
L’agenzia francese del farmaco, l’ANSM, infatti, ha appena pubblicato – venerdì 16 aprile – il nuovo rapporto settimanale sulle reazioni avverse che si stanno verificando nell’immediatezza delle somministrazioni dei vaccini autorizzati “in emergenza” ( quindi non proprio “approvati” ) dall’EMA, l’agenzia europea del farmaco.
La tabella seguente riporta la sintesi dei dati:
Vaccino | Dosi iniettate | Decessi | % |
---|---|---|---|
Pfizer/Biontech | 9 889 000 | 405 | 4,09 ogni 100.000 |
Moderna | 994 000 | 7 | 0,70 ogni 100.000 |
AstraZeneca | 2 725 089 | 65 | 2,38 ogni 100.000 |
I decessi rilevati nei quindici giorni successivi alla somministrazione del vaccino, salgono quindi a quota 477 ( su 13 610 000 dosi somministrate ). Statisticamente sempre pochi quando si pensa che i decessi hanno coinvolto dei soggetti a noi estranei; diverso è certamente il sentimento del congiunto che piange la morte post-vaccino di un proprio familiare.
I decessi sono notevolmente in crescita (erano 211) rispetto all’ultimo nostro articolo sull’andamento della vaccinazione nel paese transalpino.
Quello che “sorprende”, tuttavia, è il fatto che l’incidenza dei decessi post-vaccino Pfizer rispetto alle dosi somministrate è quasi percentualmente doppia rispetto ai decessi post-vaccinazione coll’AstraZeneca e quasi sette volte quelli successivi alla somministrazione del vaccino Moderna.
Tale informazione, infatti, non è passata all’attenzione dei media filo-governativi, i cosiddetti mainstream. Si è preferito, invece, bruciare sull’altare della sicurezza il ben più economico vaccino europeo piuttosto che quello prodotto dalla big pharma americana.
Questo dovrebbe condurre il lettore a delle riflessioni.
Gli effetti avversi del vaccino Pfizer
Non va meglio, per Pfizer, se si considerano il complesso degli effetti collaterali successivi alla vaccinazione: sono stati, sinora, 25.641 i casi totali di “effetti avversi” dall’inizio della campagna di vaccinazione in Francia.
Tra gli “effetti avversi” più gravi, si segnalano:
- 194 casi di ictus ( accidents vasculaires cérébraux );
- 149 casi di trombosi ( thrombose veineuse profonde );
- 133 casi di contagio col Covid-19;
- 123 casi di emorragia;
- 91 casi di embolia polmonare;
- 70 casi di paralisi facciale;
- 58 casi di anafilassi di II e III grado;
- 56 casi di ischemia cardiaca;
- 53 casi di convulsioni generalizzate;
- 23 casi di trombocitopenia.
L’agenzia francese del farmaco, come al solito, precisa nel proprio rapporto che « in questa fase, i casi riportati di eventi tromboembolici con Comirnaty [ Pfizer, NdR ] non mostrano alcuna particolare specificità a favore di un ruolo del vaccino. Per quanto riguarda i decessi segnalati, i dati attuali non permettono di concludere che siano legati alla vaccinazione » [1].
Per la paralisi facciale, però, scrive l’ANSM, « i casi riportati indicano un possibile ruolo della procedura di vaccinazione o del vaccino nel verificarsi di parestesie » [3]. Stesso nesso causale almeno per un caso di sindrome di Guillain-Barrè – affezione che si manifesta quando l’esercito immunitario attacca per errore una parte del sistema nervoso – : « non si può escludere un ruolo del vaccino ».
Gli effetti avversi di Moderna e AstraZeneca
Difficile che si possa discettare sui 7 casi di morte post vaccinazione col Moderna: sono avvenuti praticamente nell’istante della somministrazione !
In Francia, il tanto vituperato vaccino AstraZeneca, oltre che a essere imputato di 65 decessi, avrebbe causato, sinora, tra l’altro:
- 77 casi di trombosi venosa profonda;
- 53 casi di embolia polmonare;
- 23 casi di trombocitopenia;
- 13 casi di convulsioni generalizzate;
- 10 casi di infarto del miocardio;
- 5 casi di anafilassi di II grado.
In merito all’AstraZeneca, dei 65 decessi 44 (67,7%) si sono verificati nella settimana successiva alla vaccinazione (di cui 19 entro 48 ore).
In proposito, l’ANSM, l’agenzia del farmaco francese, nel rapporto precisa che i decessi hanno principalmente coinvolto pazienti in cui erano presenti « fattori di rischio cardiovascolare » [2].
Aggiunge l’Ente che solo « sette persone avevano meno di 55 anni di età ».
Non finiremo mai di sottolineare, nei rapporti dell’ANSM francese, l’estrema trasparenza e dettaglio d’informazione. Tutt’altro che l’AIFA italiana, purtroppo.
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Fonti e Note:
Fonte: ANSM, agenzia del farmaco francese, da dove abbiamo scaricato i rapporti:
[1] “ Enquête de pharmacovigilance du vaccin VAXZEVRIA® ” (rapporto n. 9 del 2-8 aprile 2021), PDF, FR.
[2] “ Suivi des cas d’effets indésirables des vaccins COVID-19 ” (2-8 aprile 2021), PDF, FR.
[3] “ Enquête de pharmacovigilance du vaccin Pfizer – BioNTech Comirnaty ” (26 marzo – 1 aprile), PDF, FR.
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