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La nuova strategia anti-covid: dalla paura al ricatto

9 Aprile 2021 by Vincenzo Drosi 3 commenti

restaacasa-coronavirus

Dove ha fallito la paura può riuscire il ricatto morale!

Pare sia questa la speranza affidata alla nuova strategia d’azione messa in campo dagli apparati di controllo e gestione delle masse per dare nuova linfa alla campagna vaccinale la cui azione, in questi giorni, è stata smorzata dalle troppe e, spesso letali, reazioni avverse al vaccino anti covid 19.

Dalle reazioni avverse con AstraZeneca ai morti con Pfizer

Tanto è vero che, a superare la diffidenza generale innescatasi verso tali farmaci, non sono bastate nemmeno le “rassicurazioni” dell’EMA la quale, a pochi giorni dalla sospensione in Italia delle vaccinazioni con siero Astra-Zeneca, ha stabilito, in tempi record, che le operazioni di immunizzazione potranno riprendere in relativa “sicurezza ed efficacia” pur dovendo ammettere, suo malgrado che, così come riportato dall’agenzia ANSA [1]:

« Gli eventi rari di trombosi cerebrale sono effetti collaterali molto rari, del vaccino” inoltre, lo stesso ente precisa che: “Quello che sappiamo dei casi” di trombosi rare è che si sono verificati dopo la prima dose” spiegando che non ci sono ancora molte informazioni disponibili sui possibili eventi collaterali avvenuti a seguito della seconda dose. Di conseguenza, il bugiardino verrà aggiornato. Infine, “Ema impone ad AstraZeneca approfonditi studi sui rischi” ».

Se non bastasse, in quanto ad effetti collaterali gravi, è emerso che nemmeno il farmaco della Pfizer se la passi poi tanto bene anzi, secondo il giornalista Paolo Mieli, sentito nel corso di un intervista alla trasmissione televisiva “Tagadà”, tale medicinale « ha addirittura fatto più morti di Astra-Zeneca » [2].

I tele-moralizzatori: vaccinarsi è un dovere morale a tutela della società

Ora che anche l’efficacia della campagna mediatico terroristica pare essersi miseramente sgonfiata, urge correre ai ripari!

Via libera, quindi, ai tele-moralizzatori !

Uno stuolo telegenico e ben addestrato di imbonitori da tubo catodico attivi anche su radio e social network che avranno il difficile compito di instillare nelle menti di uomini, donne e bambini il messaggio secondo cui, “vaccinarsi è un dovere morale a tutela della salute dei più deboli e malati”.

E già, dato che ormai i vaccini si stanno rivelando affatto sicuri e, a quanto pare, nemmeno così efficaci visto il gran numero di persone risultate positive anche dopo la vaccinazione se non, addirittura, dimostratisi veicolo di ulteriori contagi, come ben precisato dal ministro per le infrastrutture Giovannini alla trasmissione televisiva Porta a Porta [3].

Si è già partiti con il nuovo mantra mediatico che, probabilmente, ci accompagnerà fino alla prossima estate quindi: “vaccinarsi è un dovere morale di tutti per tutelare i più vulnerabili e, chi non lo farà, sarà certamente una minoranza di persone insensibili ed egoiste, degne nemmeno di viaggiare”.

Qualche migliaio di morti da vaccino è un giusto prezzo?

Poco importa quindi se di vaccino si può morire anche da sani, giovani e forti, di certo è questa l’idea che dovrà passare ed è questa l’opinione di Maurizio Molinari direttore di Repubblica che l’ha chiaramente espressa verso la fine di un intervista per il magazine on line Money.it.

In sostanza, secondo Molinari, qualche migliaio di morti da vaccino è l’inevitabile prezzo che le società accettano di pagare per potersi vaccinare.

Ma, la società è composta da esseri umani unici, dotati di propria intelligenza e carattere, sensibilità e giudizio, punti di forza e debolezze, affetti e passioni, il cui valore come singolo individuo non è pertanto inferiore a quello di nessun altro membro della collettività di cui fa parte e, di conseguenza, non inferiore nemmeno al valore della stessa collettività nel suo insieme.

La così detta “società” o i suoi interessati portavoce, quindi, non hanno alcun diritto di decidere al posto dei singoli se, come e quando essi debbano sacrificare la propria salute per un presunto quanto aleatorio bene collettivo vi fosse solo una  probabilità su un milione che un qualsiasi effetto collaterale, più o meno grave, possa realmente verificarsi.

Ne, tanto meno, possono tentare di indurlo a fare ciò con l’inganno, il ricatto o la forza.

–

Fonti e Note:

[1] Agenzia Ansa, 6 aprile 2021, “AstraZeneca, Speranza: Priorità ad anziani, il piano non cambia”.

[2] Libero, 19 marzo 2021, “Paolo Mieli a Tagadà: Molti più morti per trombosi con Pfizer. Perché nessuno lo dice?”.

[3] TeleMia, 18 marzo 2021.

Dall’ampia rassegna di casi di contagio dopo il vaccino, potremmo citare quelli riportati dal “Corriere Romagna”, da “La Nazione”, dall’edizione di Torino di “Repubblica”, e da “Il Giorno”.

Archiviato in:Autori, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19

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Commenti

  1. Teo dice

    17 Aprile 2021 alle 8:33 AM

    Condivido pienamente il discorso sul terrorismo mediatico, penso che i morti per gli effetti collaterali sia inaccettabile, nessuno deve morire per covid e tanto meno per il vaccino. Condivido e allo stesso tempo ammiro colore che si vaccinano per la loro tutela e quella della comunità, io personalmente mi sono sempre fidato della scienza e questo non deve essere solo fatto a convenienza , uno ci deve credere o non credere. Io personalmente da un anno a questa parte ne ho sentito di tutti i colori sul virus, si diceva è solo un un’influenza, niente di cui preoccuparsi, molti di coloro che la pensavano così forse un po si sono ricreduti, il mio pensiero è questo nonostante si sia detto di tutto su questa pandemia , invece di ascoltare tv giornali ho ascoltato le persone che hanno vissuto questa pandemia sulla propria pelle, che non è stata una semplice influenza, che si portano dietro gli strascichi di questo virus, ho sentito quei pochi medici infermieri, che conosco chi mi hanno detto questo periodo è stato una tragedia per tutti i morti che abbiamo avuto, per rispetto anche a loro, fate quello che vi sentite per il vostro bene e quello di chi vi sta vicino.

  2. Angelo dice

    19 Aprile 2021 alle 1:45 PM

    Credo che i vaccini, soprattutto in passato, abbiamo contribuito in modo determinante a debellare terribili malattie. In questo contesto storico però, malgrado l’innegabile presenza di questo virus, mi trovo pienamente essere d’accordo con l’autore dell’articolo Vincenzo Drosi. E’ diventato quasi impossibile guardare la tv e non sentire qualcuno che ti sollecita alla vaccinazione perché necessaria per tutelare la salute dei più deboli e malati. Mi sono così accorto che, in effetti, che le ragioni addotte in televisione per giustificare una vaccinazione di massa sono essenzialmente racchiuse in quattro o cinque concetti che poi, ritrovi anche nei discorsi delle persona con le quali di metti a parlare di covid e vaccini, in sintesi, secondo loro dovresti vaccinarti: 1) per rispetto di tutti quelli che sono morti per il covid; 2) perché in fondo, tante altre medicine possono avere effetti collaterali gravi ma le prendiamo lo stesso; 3) non è giusto fidarsi della scienza solo quando ci conviene; 4) perché ci sono state tante morti e poco deve importare se la maggior parte erano persone anziane e malate; 5) per un dovere di solidarietà nei confronti di chi è più vulnerabile al virus. Ritrovandomi a parlare di ciò ho più volte provato a spiegare il mio punto di vista senza riuscirci perciò, complice lo spunto datomi dall’articolo in questione, vorrei provare a farlo, punto per punto, lasciando il mio commento nella speranza che venga pubblicato: 1) non mi è parso che vi sia poi stato tanto rispetto per tutti quei morti di covid i cui corpi sono stati bruciati indiscriminatamente senza il loro consenso da vivi ne quello dei loro familiari e, mi chiedo se non meritano altrettanto rispetto le persone decedute a causa di un vaccino che, magari, nemmeno avrebbero voluto fare. Credo altresì, che meritino rispetto anche tutte quelle persone morte poiché non visitate o ricoverate in tempo in quanto, da un certo momento in poi è esistito solo il malato di covid; 2) si, tante medicine di uso comune possono avere gravi effetti collaterali, l’aspirina, l’antibiotico, la tachipirina, lo sciroppo per la tosse ma, nessuno ha mai minacciato di licenziarti, di non farti prendere l’aereo o entrare al ristorante se, in tutta libertà hai deciso di non prenderle; 3) alla scienza, in realtà, ci si affida e non ci si fida, allo stesso modo di come ci si affida al pilota che sta conducendo l’aereo su cui viaggi, al chirurgo che ti sta operando o ai sanitari dell’spedale dove ti hanno ricoverato. Forse uno si fiderà dei propri genitori, della propria moglie, del migliore amico, persone che si conoscono da una vita. Perché ti dovresti fidare del pilota, quanti incidenti aerei capitano per banali errori umani? o del chirurgo? Quante operazioni sbagliate? o degli ospedali? Quanta gente ricoverata per cose banali e poi morta non si sa il perché? Quanti farmaci prescritti da bravi medici e poi ritirati dal mercato perché anziché curare uccidevano? Anche la medicina è scienza . 4) Ci sono state tante morti per il covid certo, dispiace, tanto quanto dispiace per le migliaia di morti che ogni giorno ci sono nel mondo per cose ancora più banali o per una miriade di malattie incurabili e rare, talmente rare che per le industrie farmaceutiche non è economicamente conveniente cercare una cura; 5) Vaccinarsi per solidarietà e dovere morale? Solitamente chi rischia la propria salute o vita per gli altri viene definito eroe e mi risulta che gli eroi siano merce rara quindi o, in Italia vive un popolo di eroi o uno di ipocriti. Io sono convinto che, visti i gravi effetti collaterali, le centinaia di migliaia di persone ancora in fila per il vaccino lo facciano più con la speranza di tutelare se stesse che il proprio vicino come, sono altrettanto convinto che, tanti di quelli che usano la frase: “bisogna farlo per gli altri”, il vaccino non lo faranno mai.
    A.S.

  3. gregorio dice

    5 Maggio 2021 alle 8:18 AM

    L’articolo mostra chiaramente come si promuove ad alta voce la paura e la confuzione. Siamo di fronte a un vero e proprio bombardamento di disinformazione e propaganda istituzionale e non, e come risultato sulla vaccinazione anti covid, si sta generando un grosso problema; altroché risolvere una emergenza sanitaria, si sta provocando un progressivo caos. La società diventa ipocondriaca e questo è un brutto segno, la salute mentale collettiva non è nelle migliori condizioni, una malattia forse peggiore dal covid.
    Intorno alla vaccinazione basta segnalare dei dubbi, fare delle domande per essere censurato, etichettato, addirittura oscurato e se si appartiene all’ambito medico peggio ancora; si rischia di essere radiato. Annientando un dibattito serio si contraddicono i fondamenti della scienza; essa deve essere democratica, aperta alla critica, lontana dai dogmatismi, dalle verità assolute e irrefutabili; il dubbio e non la certezza è la parola chiave; ma sembra che stiamo ritornando alla inquisizione, col dovuto rispetto della religione, è opportuno far presente che la scienza non è sinonimo di fede.
    Spesso si presenta la vaccinazione di massa come l’unica strada percorribile, assolutamente conveniente e priva di alternative. La maggior parte dei virologi e degli esperti, scienziati e portavoce della scienza ufficiale, sembrano non conoscere i principi basilari del pensiero scientifico, hanno certamente a disposizione una marea di risorse e la possibilità di sviluppare dei prodotti e delle potentissime tecnologie, ma da un punto di vista etico e filosofico, sono profondamente ignoranti, sono più vicini al mondo del marketing, si comportano e parlano come delle star, sono dei veri e propri influenser.
    Importa davvero la salute?
    Una cosa è un medicamento prodotto e somministrato con responsabilità, un’altra cosa è una improvvisata e forzata vaccinazione di massa. Conviene davvero? È sicura?
    Sappiamo che i protocolli su cui si basa lo sviluppo dei farmaci e in particolare dei vaccini non sono stati rispettati, già da diversi anni i tempi di produzione e messa in vendita dei medicinali si erano accorciati abbastanza, e non sono stati pochi gli errori commessi; con i vaccini anti covid non c’è misura possibile, per quanto siano sviluppate le tecniche e gli strumenti di ricerca, il tempo non si accorcia, in pochi mesi di ricerca e senza i dovuti controlli e sperimentazioni non è possibile garantire gli effetti di medio e di lungo termine che dopo uno due o tre anni i vaccini possano eventualmente provocare.
    Mi chiedo di nuovo: Importa davvero la salute?
    Intorno ai vaccini e alla vaccinazione di massa ci sono enormi interessi. I vaccini si definiscono spesso come un bene dell’umanità; ma sappiamo che sono strumenti di lucro e di potere; si dice che le aziende produttrici non guadagnano, ma comunque le loro azioni in borsa sono alle stelle e hanno il potere di manipolare il mercato, scavalcando l’UE, vendendo i vaccini solo ai paesi più ricchi e a coloro offrono più soldi. Non è un segreto che l’Unione europea abbia finanziato Astra Zeneca ed altre aziende con proficue somme, in certi casi al di sopra del 50% ma i brevetti, ben custoditi, sono esclusivamente privati e ovviamente i paesi poveri e le regioni dove il virus sta colpendo di più sono completamente sprovvisti di vaccini. Anche se le numerose reazioni avverse, pure gravi, sono avvenute già nei primi giorni della somministrazione dei vaccini, c’è una sorte di negazionismo che si nasconde promuovendo la paura. Sappiamo che i vertici dell’OMS sono compromessi e hanno addirittura dei processi giudiziari per corruzione ed altri gravi reati.
    Troppa puzza… mi chiedo ancora. Importa davvero la salute? O ci sono oscuri e potenti interessi impresentabili…

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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