L’ex PM Colombo: Il 41bis è incostituzionale

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« L’articolo 41 bis è incostituzionale, sia per come è strutturato, sia per come è applicato. La misura, che non a caso viene chiamata dai media carcere “duro”, si trova in contrasto con il dettato della Carta ».

A sostenerlo oggi in un’intervista su La Repubblica [1] è l’ex pubblico ministero Gherardo Colombo.

Caso Cospito, cosa dice la Costituzione

L’ex PM fa riferimento all’articolo 13 della Costituzione Italiana che punisce « ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà », nonché all’articolo 27 che, poi, in ogni caso, vieta i « trattamenti contrari al senso di umanità ».

Insoma, i 728 detenuti – di cui 12 donne – al 41 bis in Italia vivono una condizione illegale.

Caso Cospito, cosa dice l’art. 41 bis

Illegale è, certamente, consentire ad un essere umano di:

  • stare 22 ore su 24 chiuso da solo in una cella ed avere una “socialità” ridotta ad appena due ore di permanenza all’aperto con massimo altre 3 persone ( art. 2 quarter lettera f ) ;
  • incontrare i familiari e conviventi solo una volta al mese e per una sola ora ( art. 2 quarter lettera f )- rispetto ai 6 colloqui consentiti ai detenuti “ordinari” ed ai 4 consentiti ai detenuti che scontano un “ergastolo ostativo“;
  • ricevere una sola telefonata al mese, e per soli 10 minuti, da parte di familiari o convinventi ( art. 2 quarter lettera b) – rispetto alle 6 chiamate consentite ai detenuti “ordinari“;
  • subire la sottoposizione a visto di censura della corrispondenza ( art. 2 quarter lettera e ).

Gherardo Colombo: lo stato è forte quando rispetta i diritti umani

In riferimento alla posizione di chiusura del governo Meloni, e in particolare del ministro della giustizia Nordio, rispetto all’ipotesi di annullare il 41 bis ad Alfredo Cospito, Gherardo Colombo ha le idee chiare: « La forza dello Stato sta nell’osservare le sue regole, la prima delle quali è il rispetto della dignità, quindi dei diritti fondamentali delle persone ».

Anche di quelle detenute.

Alla domanda della giornalista se sia corretto che alla violenza di Cospito lo stato risponda con altrettanta violenza, Colombo si fa portavoce di un timore comune: « Le persone non possono essere lasciate morire. Lo Stato deve avere questo principio come fondamento di ogni azione. Si rischierebbe di creare un martire ».

[1] La Repubblica, 31 gennaio 2023, Conchita Sannino, “Colombo: Il 41 bis è contro la Costituzione
La tolleranza zero ha già fatto troppi danni
”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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5 risposte

  1. roberto ha detto:

    Alfredo Cospito non deve essere sottoposto al 41 bis perchè non è mafioso!
    Tale articoli si applica solo ai mafiosi!
    Certo anche a questi deve essere preservata la salute ma non possono avere alcun contatto con l’esterno!
    A Matteo Mesina Denaro che ha sciolto nell’acido un bambino gli vorreste dare le ore di aria e contatti di qualsiasi tipo come a d altri detenuti ma non mafiosi?
    Ecco cosa ci dice la legge,

    “Un primo presupposto, oggettivo, è relativo al titolo di reato:
    il 41 bis, infatti, si applica ai detenuti o agli internati «per taluno dei delitti di cui al primo periodo comma 1 dell’art. 4 bis o comunque per un delitto che sia stato commesso avvalendosi delle condizioni o al fine di agevolare l’associazione di tipo mafioso».

    Nonostante che l’elenco dei delitti contenuto nell’art. 4 bis sia decisamente nutrito, l’esame dei dati statistici consente di rilevare come, nella prassi, il 41 bis sia una misura applicata quasi esclusivamente agli autori di reati di stampo mafioso (cfr. le statistiche contenute nel Rapporto sul regime detentivo speciale della Commissione parlamentare per la tutela e la promozione dei diritti umani, aprile 2016, da cui si evince che più del 90% dei soggetti sottoposti al 41 bis sono imputati o condannati per il reato di cui all’art. 416 bis c.p.). …e così via di seguito che conferma che il 41 nis si applica per detenuti per mafia!

  2. Caro Roberto, la forza di uno stato è data dal rispetto della Costituzione che si è dato. IL 41 bis e l’ergoastolo ostativo ( ovvero il 4 bis dell’Ordinamento Penitanziario ) violano gli articoli 10 e 27 della Costituzione ( la stessa Corte Costituzionale ha sollecato la questione per l’ergastolo ostativo ). Ti ricordo la posizione del PCI, nel 2018, prima che Mauro Alboresi si arruolasse nell’esercito dei “pentiti”: il 41 bis è « contrario al criterio di “umanità”, previsto dalla Costituzione » e l’ergastolo ostativo rappresentava « la condanna ad una lenta morte, contraria al dettato Costituzionale ».

  3. Rodolfo Brogna ha detto:

    Appunto, una “questione” di dibattito sulle libertà costituzionali di tutti, per chiarire che il 41bis non deve essere una caso politico in bocca al detenuto Cospito, un terrorista irriducibile di violenta ispirazione antipolitica di ribellismo senza Fede e senza Futuro contro ogni Stato e Disciplina. Purtroppo però sembra emergere una compagine di estremismo che tesse la sua rete di protezione/collusione per Cospito, in memoria degli anni di piombo. Buon pomeriggio.

  4. Giulio De Nicola ha detto:

    È uno strumento necessario per contrastare la mafia.Non come strumento di distrazione di massa come sta diventando per il caso ANARCORD.

  5. Sinistra Libertaria ha detto:

    quindi art. 13 e 27 Costituzione per i mafiosi non contano? Loro sono extra territoriali? E se ci sono dal 1992, quindi da 30 anni, e la mafia é bella e vegeta, il dubbio che non servano non ti viene?

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