Perché aeroporti han perso 72% passeggeri?

attesa volo in aeroporto - © jeshoots-com-unsplash

Compagnie aeree con perdite enormi ed a rischio fallimento come la Norwegian Air [1], lavoratori licenziati o in cassa integrazione, servizi collaterali compromessi, “industria” del turismo in ginocchio.

Queste sono solo alcune sintetiche conseguenze del sostanziale blocco del traffico aereo di fatto decretato dai governi europei come azione non sanitaria pensata per rallentare la diffusione del virus Sars-Cov-2.

Con le frontiere esterne chiuse, e perfino le forti limitazioni ai voli interni, in Italia, nel 2020, il traffico passeggeri è sceso del -72,6%.

In ogni caso, sono comunque stati quasi 53 milioni i passeggeri imbarcati / sbarcati negli aeroporti italiani, quasi egualmente divisi tra:

  • nazionali (47%),
  • e internazionali (53%) [2] [3].

Aeroporti: andamento passeggeri nel 2020

Tale numero, come mostra la sottostante tabella, è chiaramente da attribuire in parte ai movimenti pre-lockdown ( I trimestre ) ma anche a quelli della riapertura estiva ( III trimestre ).

TrimestrePasseg.
2020
Passeg.
2019
Differ.
%
I25,637,5– 31,8%
II1,452,1– 97,3%
III18,459,9– 69,2%
IV7,543,6– 82,9%
Totale52,9193,1– 72,6%

Ci sembra utile rilevare come gli aeroporti con maggiori movimenti siano stati, nell’ordine, quelli di:

  • Roma Fiumicino ( 9,8 milioni di passeggeri ),
  • Milano Malpensa ( 7,2 milioni ),
  • Bergamo ( 3,8 ),
  • Catania ( 3,6 ),
  • Venezia (2,8 ),
  • Palermo e Napoli ( 2,7 milioni ciascuno ).

In questa disamina, ci sembra egualmente utile citare i numeri dei movimenti di passeggeri in altri importanti aeroporti del sud Italia quali Cagliari ( 1,7 milioni ), Lamezia Terme ( 0,9 ), Alghero ( 0,5 ).

Aeroporti: i protocolli di sicurezza anti-Covid attivati

E’ importante ricordare che sin dal marzo 2020, tra le misure di prevenzione covid-19,

  • gli aeroporti sono stati dotati di termoscanner per misurare la temperatura degli utenti all’ingresso in aeroporto,
  • ed è stata imposto l’obbligo di porto di mascherina tanto nelle sale d’attesa che a bordo degli aerei.
  • Sugli stessi aerei [4], poi, sono stati installati filtri di areazione HEPA ( High Efficiency Particulate Arrestors ), che rimuovono le particelle nell’aria, fino alla dimensione di batteri microscopici o gruppi di virus ( hanno una efficienza maggiore del 99,99% ).

Successivamente, per i viaggi internazionali, è stato imposto un test rapido.

Si tratta di protocolli di sicurezza ben che offrono maggiori garanzie rispetto allo stare all’interno di una fabbrica, di un supermercato, un ufficio postale, un ristorante.

Viaggiare in aereo risulta insomma è abbastanza sicuro. Impedire di viaggiare ha – scientificamente – modestissimi benefici rispetto all’ulteriore diffusione di un’epidemia in aree in cui già circola.

La chiusura aeroporti una mossa utile o solo politica?

Empiricamente lo dimostra il mio post “ISS: i decessi con Covid prevalgono al Nord” [5] dove, dati alla mano, si evidenzia che, nonostante milioni di passeggeri siano imbarcati / sbarcati negli aeroporti del sud ( Catania, Palermo, Lamezia, Napoli, Cagliari, Alghero, etc ) i numeri di decessi con Covid siano rimasti, anche durante la cosiddetta “seconda ondata”, al di sotto della media nazionale.

D’altro canto, come spiego in “La Quarantena? Propaganda, costosa e poco utile” [6], lo stesso European Centre for Disease Prevention and Control dichiara che i governi che attuano oggi restrizioni relative ai viaggi, lo fanno esclusivamente per « generare un senso di fiducia o rassicurazione che la malattia verrà rilevata e che le si impedirà l’ingresso nel paese ».

Ma è certo che l’obiettivo sia solo questo e non quello di accompagnarci in un mondo distopico, fatto di sorveglianza di massa?

Fonti e Note:

[1] AvioNews, 24 febbraio 2021, “Vettori aerei. Norwegian chiede protezione da creditori controllate”,

[2] Assaeroporti, “Report Trimestrali”,

[3] Assaeroporti, “Statistiche 2020”,

[4] Ryanair, “Aggiornamenti Covid-19”,

[5] Fronteampio, 27 febbraio 2021, “ISS: i decessi con Covid prevalgono al Nord”,

[6] Fronteampio, 9 dicembre 2020, “La Quarantena? Propaganda, costosa e poco utile”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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