Si possono offendere e discriminare le minoranze etniche o religiose?

Quali limiti devono o non devono essere posti alla libertà di espressione di un parlamentare nel momento in cui rischia di agitare l‘ordine pubblico ? Era il tema di un processo a carico di Geert Wilders che si è concluso lo scorso venerdì presso il tribunale di massima sicurezza di Schiphol, vicino Amsterdam.

Come si è concluso il processo durato ben 25 udienze ? E, soprattutto, chi è e cosa sostiene – legittimamente o menoGeert Wilders ?

Geert Wilders, leader dell’estrama destra xenofoba olandese, è un amicone stretto di Matteo Salvini ma non dell’Italia, come ci racconta l’esperienza del dibattito europeo sul Recovery Fund : pronunciò la frase « non daremo un centesimo all’Italia », ricorda il Corriere della Sera.

Il programma politico di Wilders : prima gli olandesi e via gli islamici !

Wilders è un tipo coerente. Prima, e anche dopo, solo gli olandesi.

Xenofobia pura condita in salsa anti-islamica.

Le prime righe del programma elettorale del suo PVV (“Partito della Libertà”) spiegano meglio d’ogni altra cosa le sue idee.

« Ecco come farà il PVV:

  • de-islamizzare i Paesi Bassi,
  • zero richiedenti asilo e niente più immigrati da paesi islamici: chiudere le frontiere,
  • ritirare tutti i permessi di soggiorno già concessi per l’asilo per un periodo di tempo limitato,
  • chiudere le AZC [i 51 centri di accoglienza per i richiedenti asilo, NdR],
  • vietare l’uso dei foulard islamici negli uffici pubblici,
  • rinchiudere preventivamente i musulmani radicali,
  • denaturalizzare e deportare i criminali con la doppia nazionalità,
  • impedire ai siriani di tornare nei Paesi Bassi,
  • chiudere tutte le moschee e le scuole islamiche,
  • vietare il Corano ».

Il 13% conseguito dal PVV alle ultime elezioni politiche del 2017, ottenuto con questo programma, ha consegnato a Geert Wilders la leadership dell’opposizione parlamentare.

Di queste dichiarazioni è piena la carriera politica di Wilders, sin dal 2006, quando apparve per la prima volta sulla scena politica dei Paesi Bassi.

Per lui, e per chi l’ascolta, evidentemente, non è vera l’affermazione che « anche la discriminazione anti islamica é violenza », sostenuta al Forum contro le violenze urbane cui personalmente assistetti a Madrid nel 2018.

Viceversa, chi l’ascolta, sotto sotto, è tra i “suprematisti bianchi” islamofobi che condividono la “Strage alla moschea di #Christchurch”.

6.500 cittadini olandesi d’origine marocchina avevano denunciato Wilders

L’ultima bravata gli è costata due processi, che lui, naturalmente, definisce politici.

L’ultimo si è concluso la scorsa settimana.

Durante un comizio del 2014, si era reso colpevole del delitto di “offesa ad un gruppo di minoranza” così come deciso da due tribunali olandesi dopo « una denuncia per incitamento all’odio, alla discriminazione e all’insulto » presentata da 6.500 cittadini olandesi d’origine marocchina.

Ecco come il giornalista francese Jean-Pierre Stroobants, per Le Monde, racconta i fatti accaduti : « Durante la campagna elettorale per le elezioni comunali del 2014, il deputato xenofobo aveva arringato la folla poi chiedendo loro se voleva più o meno marocchini in questa città e nei Paesi Bassi. Gli spettatori avevano risposto: Meno!, ripetendolo sedici volte. In un altro incontro elettorale, Wilders ha promesso una città con meno tasse e, se possibile, con il minor numero possibile di marocchini ».

Qualcosa che mi ricorda la Bibbia e la famosa domanda di un tal Ponzio Pilato.

Una condanna, comunque, quella espressa dalla Corte d’Appello olandese, che è, di fatto, una vittoria : non gli è stata comminata alcuna pena.

I commenti della stampa internazionale alla condanna di Wilders

Wilders, d’altro canto, « voleva sollevare un problema sociale », ha minimizzato il quotidiano tedesco DW.

« Il processo di Wilders è stato visto come una contrapposizione tra il diritto alla libertà di parola e il diritto delle minoranze etniche e religiose a non subire abusi verbali e discriminazioni », ha spiegato più asetticamente l’emittente inglese BBC.

La vittoria di Pirro è stata comunque commentata anche dalla stampa araba.

Per le Matin, quotidiano marocchino, la pubblica condanna è comunque ragione di soddisfazione. Lo si evince dal titolo del giornale : « Paesi Bassi: Geert Wilders condannato in appello per “insulto collettivo” contro i marocchini ».

Al contrario, l’emittente Al Jazzera ha versato benzina sul fuoco dando evidenza al commento di Wilders sulla sentenza : Lui condannato, « mentre i marocchini che danno fuoco alle nostre città di solito la fanno franca e non vedono mai l’interno di un tribunale ».

Personalmente sostengo sempre la libertà d’opinione e d’espressione :

  • quindi come il signor Wilders può legittimamente credere che tutti i marocchini siano dei criminali da rispedire a casa loro,
  • io, da parte mia, posso legittimamente credere che il signor Wilders sia solo un maiale (senza per questo voler offendere i simpatici porci).

Ognuno dei lettori, a sua volta, è libero di dare ragione a lui, a me, o … ad entrambi.

Credits : Photo by Fahrul Azmi on Unsplash

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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