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Regno Unito

Inghilterra: salgano decessi e arriva nuova variante Covid

8 Agosto 2021 by FronteAmpio.it 2 commenti

decessi-covid

« Centinaia di persone completamente vaccinate in Inghilterra sono state ricoverate con la variante altamente contagiosa del coronavirus Delta, hanno detto gli scienziati venerdì ».

La notizia è stata pubblicata dal giornale internazionale Al Jazeera [1].

Gli scienziati di cui fa riferimento il giornale sono « gli esperti di Public Health England (PHE) ».

« Circa il 75% della popolazione adulta del Regno Unito ha ricevuto due dosi fino ad oggi [e un ulteriore 15% ha ricevuto solo la prima dose, NdR] », precisa Al Jazeera.

Gli esperti, però – spiega il giornale -, « hanno anche avvertito che ci sono stati i primi segni che le persone che sono state vaccinate possono essere in grado di trasmettere il ceppo Delta tanto facilmente quanto coloro che non hanno ricevuto alcun vaccino ».

Variante Delta: nonostante il 90% di vaccinati, in Inghilterra più decessi

In proposito, il giornale riporta anche la dichiarazione di Jenny Harries, amministratore delegato dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito: « Dobbiamo anche ricordare che i vaccini non eliminano tutti i rischi: è ancora possibile ammalarsi di COVID-19 e infettare gli altri ».

Infatti, nel loro ultimo aggiornamento COVID-19 del 2 agosto il Public Health England (PHE) ha ammesso [2] che dal precedente « aggiornamento del 19 luglio,

  • 1.467 persone sono state ricoverate con casi di Delta confermati.
  • Di questi, 808 (55,1%) non erano vaccinati,
  • mentre 512 (34,9%) avevano ricevuto entrambe le dosi del vaccino ».

« Man mano che un maggior numero di persone si vaccina, vedremo una maggiore percentuale relativa di persone vaccinate in ospedale », ha ammesso la dottoressa Jenny Harries (PHE).

A vedere i dati pubblicati sul sito del governo [3], in verità, nonostante quasi il 90% complessivo di vaccinati, nel Regno Unito:

  • sono in aumento le persone testate positive ( + 1,9% ), nonostante un calo del numero dei test di quasi il 10%,
  • in aumento anche i decessi da Covid ( +14,5% ),
  • mentre sono in calo i ricoveri ospedalieri ( -15,9% ) pur attestandosi, quest’ultimi, sul comunque elevato numero di 742 quest’oggi ( 5.328 nell’ultima settimana ).

Vaccino meno efficace con la nuova variante già giunta in Inghilterra

Intanto lo stesso PHE ha annunciato che è allo studio una nuova variante, la VUI-21JUL-01, nota anche col nome in codice B.1.621, che al 4 agosto presentava 37 casi in Inghilterra ed era presente « anche in diversi altri Paesi ».

« Ci sono prove preliminari di laboratorio che suggeriscono che la vaccinazione e l’infezione precedente possono essere meno efficaci nel prevenire l’infezione da VUI-21JUL-01», hanno avvertito gli esperti del Public Health England (PHE) [2].

Questa variante, nata in Colombia, in sudamerica, ha già colpito pesantemente gli Stati Uniti, in particolare la Florida ed è già sbarcata appunto in Europa.

A proposito di questa, il sito LastFuturist [4] spiega che « nella selezione naturale dei coronavirus, l’immunità di gregge non è più vista come la soluzione poiché le popolazioni vaccinate hanno una carica virale troppo alta ».

–

Fonti e Note:

[1] AlJazeera, 6 agosto, “In England, hundreds of vaccinated people hospitalised with Delta”.

[2] Governo Regno Unito, 6 agosto 2021, “Confirmed cases of COVID-19 variants identified in UK”.

[3] Governo Regno Unito, “The official UK government website for data and insights on coronavirus (COVID-19)”.

[4] Last Furirist, 8 agosto 2021, “What is B.1.621?”.

Archiviato in:Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19, Regno Unito

Londra: in migliaia in corteo contro lockdown

20 Marzo 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

Sono solo « centinaia di persone » e, soprattutto « molte delle quali senza mascherina ». Con queste parole, Repubblica riporta quest’oggi [1] l’imponente manifestazione di protesta in corso a Londra contro le violazioni ai diritti umani perpetrati, nel Regno Unito, come in diversi Paesi, con la scusa di combattere l’epidemia influenzale Sars-Cov-2.

Sminuire e denigrare.

Questa l’azione, evidentemente filo-guidata dai Servizi interni nazionali, della stampa filo-regime italiana che omette di condividere notizie vere e complete per timore di episodi emulativi in Italia.

Ma la falsità di Repubblica, giornale simbolo del regime totalitario al potere in Italia, è presto svelata.

Londra, The Guardian: Migliaia di manifestanti contro i lockdown

Persino la stampa inglese è più onesta ed ammette – leggi The Guardian [2] -: « Migliaia di manifestanti si riuniscono a Hyde Park ».

« Migliaia di persone – scrive il quotidiano britannico ( il numero dovrebbe aggiorarsi sui 10.000 ) – hanno marciato sabato sotto una pesante presenza di polizia attraverso il centro di Londra per protestare contro il lockdown ».

I dimostranti si sono riuniti a Speakers’ Corner presso Hyde Park a circa mezzogiorno, dove la figura di Piers Corbyn, anti-lockdown, ha tenuto un discorso dicendo che « non avrebbe mai preso un vaccino » e sostenendo – falsamente, secondo The Guardian – che « la scala dei morti da Covid non era dissimile da quelli dell’influenza ogni anno ».

« La polizia lo ha circondato e ha trattenuto una manciata di persone mentre ordinava ai manifestanti di disperdersi », racconta ancora il giornale britannico.

Mentre venivano arrestate almeno 13 persone, « la folla ha poi marciato fuori dal parco e attraverso Londra ».

In Inghilterra, si alzano le voci di protesta anche sessantadue parlamentari e pari inglesi che, in una lettera al Ministro degli Interni, hanno lamentato come « inaccettabile e probabilmente non legale permettere alla polizia di criminalizzare le persone che protestano ».

« Hanno detto che il diritto di protestare è sancito dalla legge sui diritti umani », spiega The Guardian.

Tuttavia, secondo i vertici della Polizia inglese, « L’attuale legislazione del governo rende illegali i raduni in gruppi di più di due persone. Riunirsi per una protesta non è un’eccezione secondo i regolamenti Covid-19. Il diritto di protestare deve essere bilanciato contro i diritti degli altri e la protezione della salute pubblica » [3].

Londra: « Inaccettabile e probabilmente non legale permettere alla polizia di criminalizzare le persone che protestano ». Condividi il Tweet

Londra: Non c’è democrazia in un paese dove è vietato protestare

La repressione delle libertà e dei diritti umani, dovrebbero aumentare e diventare permanenti a breve quando dovrebbe entrare in vigore un disegno di legge avversato da più di 150 associazioni di beneficenza per i diritti umani, sindacati e comunità di fede.

« Usare restrizioni a breve termine sulla protesta per soffocare il dissenso mentre passano quelle permanenti è tanto assurdo quanto autoritario », commenta Sam Grant del movimento per i diritti umani Liberty [4] secondo quanto spiega sempre The Guardian.

Silkie Carlo, il direttore del movimento Big Brother Watch [5], ha commentato seccamente: « Un paese non può essere descritto come una democrazia se la gente non ha la libertà di protestare ».

Tutte lamentale inutili: il Ministero dell’Interno continua a sollecitare « la gente ad evitare raduni di massa, in linea con le più ampie restrizioni sul coronavirus ».

–

Fonti e Note:

Credits: Photo by Mark Jones on Unsplash ( Anti-lockdown protesters occupy the road and stop traffic in London ).

[1] Repubblica, 20 marzo 2021, “Londra, proteste contro il lockdown: tensione con la polizia”.

[2] The Guardian, 20 marzo 2021, “13 protesters arrested at march against Covid lockdown in London”.

[3] Metropolitan Police, 19 narzo 2021, “Policing protests in central London”.

[4] Liberty.

[5] Big Brother Watch.

Archiviato in:Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19, Lockdown, Proteste, Regno Unito

Londra: Il caso Sarah Everard pone delle domande

15 Marzo 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

I fatti sono questi: il 3 marzo un donna 33nne, Sarah Everard, sparisce in un parco di Londra mentre rientra a casa a piedi. Ritrovata morta dopo una settimana, sul corpo se ne rilevano sevizie e la violenza sessuale. Dell’accaduto, viene sospettato un poliziotto poi arrestato.

L’omicidio di Sarah Everard e l’arresto partecipanti veglia funebre

Altre donne vogliono protestare, almeno ricordarla. Viene loro vietato: l’assembramento può causare contagi Covid, le avvisano. Manifestano lo stesso in un centinaio nello stesso parco dove Sarah Everard fu rapita. Vengono malmenate, manganellate, e – quattro di loro – pure brutalmente arrestate dagli agenti.

La polizia si giustifica: l’abbiamo fatto per la loro sicurezza, per proteggerle dal contagio.

Quindi l’immaginabile seguito: montano le proteste, le richieste di indagini indipendenti sui fatti, di dimissioni del capo della polizia.

Sinceramente a me sembra che sia poco credibile che delle persone vengano picchiate “per il loro bene”. Le manifestanti indossavano la mascherina e non è stato chiesto loro di tenere il distanziamento.

L’azione violenta della polizia, invece, sa molto di vittoriano, di patriarcale, fa immaginare una civiltà dove agli “incapaci” – minori e donne, quindi -l’ordine, la disciplina e l’educazione vengonoancora inculcati con la cinghia.

Ciò soprattutto perché la risposta violenta della legge è incoerente con una pacifica semplice supervisione, pochi giorni prima, di una manifestazione prettamente maschile: lì, con un assembramento, si festeggiava un successo sportivo.

L’azione della polizia fa immaginare una civiltà dove agli “incapaci” – minori e donne – l’educazione viene inculcata con la cinghia. Condividi il Tweet

Quale il ruolo della repressione poliziesca in uno Stato liberale?

E’ chiaro allora che la repressione poliziesca avesse solo l’intento di punire una manifestazione di dissenso, le donne in particolare, anche da parte di agenti forse urtati dall’arresto del collega.

Viene da domandarsi se sia credibile che la repressione non sia stata autorizzata dai Vertici.

Comunque sia avvenuto, tutto questo non potrebbe avvenire in uno stato di diritto, non dovrebbe avvenire in una democrazia liberale.

Sui Social i commenti sono piuttosto caldi.

Ma nessuno si pone le domande giuste:

  • se impossibilitata a prevenire i reati ma, al più, solo a reprimerne una parte, a che serve la polizia?
  • il compito della polizia, in conclusione, è quello di difendere i cittadini o solo difendere lo Stato, e l’Elite, dai cittadini quando questi esprimono dissenso ?

La paura della repressione, della punizione (l’arresto, il carcere), incide a sufficienza nella prevenzione dei reati ? La legge del taglione, la sedia elettrica, la camera a gas, la somministrazione di veleno, tanto in voga negli Stati totalitari, quali la Cina, l’Iran, gli Stati Uniti siamo certi che lì abbiano funzionato per prevenirne di futuri?

Sarebbe, invece, forse, il caso di sciogliere i corpi, inutili e dannosi, della polizia e investire le risorse umane ed economiche risparmiate nella vera prevenzione che è chiaramente fatta di inclusione, socialità, educazione, formazione, reddito, e cultura ?

Archiviato in:Diritti Civili, Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Polizia, Regno Unito

Regno Unito: regime di sorveglianza per gli immigrati

16 Febbraio 2021 by FronteAmpio.it Lascia un commento

« Quando i nazisti presero i comunisti, io non dissi nulla perché non ero comunista; quando rinchiusero i socialdemocratici, io non dissi nulla perché non ero socialdemocratico; quando presero i sindacalisti, io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi presero gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa ».

Martin Niemöller (1892 – 1984), pastore luterano tedesco imprigionato a Dachau.

La celebre frase del pastore Martin Niemöller mi risuona nella mente mentre leggo del rapporto di “Privacy International” [1] che riassume il risultato della sua ricerca sugli strumenti di sorveglianza utilizzati dalle autorità del Regno Unito alle frontiere.

Vittime, o comunque obiettivo, di questa sorveglianza di massa, sono quindi oggi gli immigrati.

Piccole imprese di sorveglianza ed alcune delle più grandi aziende del mondo, hanno ricevuto oltre due miliardi di sterline per fornire sistemi e strumenti di sorveglianza di massa.

Le agenzie private venderanno i nostri dati allo Stato per la sorveglianza

Il giornale Computer Weekly [2] riassume così : « sul front-end, questi strumenti includono i dispositivi di estrazione dei dati dai telefoni cellulari, che vengono utilizzati per analizzare i metadati dei migranti e accedere alla loro cronologia di localizzazione GPS; droni di sorveglianza aerea per pattugliare la Manica; e dispositivi mobili di scansione biometrica che sono in grado di identificare rapidamente le persone e controllare il loro status di immigrazione ».

Non manca, naturalmente, la raccolta di dati biometrici: impronte digitali e perfino il DNA.

« Le autorità britanniche per l’immigrazione, nota il rapporto, comprano anche informazioni da broker di dati come GB Group o Experian, che “commerciano sulle informazioni di milioni di persone e costruiscono profili intricati sulle nostre vite” ».

Il direttore di Privacy International, Edin Omanovic sostiene – riporta sempre Computer Weekly – che « la narrazione intorno all’immigrazione nel Regno Unito è in gran parte incentrata su “ci sono troppe persone” o “il sistema [di filtro] è guasto”, il che significa che “è molto suscettibile di essere securizzato” perché chiunque entri nel paese è visto come una minaccia che deve essere monitorata ».

Il periodico conclude riportando una dichiarazione di Mary Atkinson, funzionario del “Joint Council for the Welfare of Immigrants” (JCWI) : « Man mano che il sistema di immigrazione diventa sempre più digitale, cose del genere perseguiteranno le persone in sempre più aspetti della loro vita quotidiana ».

La conclusione di questa storia più logica, per me, è quella perfettamente calzante con i versi iniziali di Martin Niemöller.

Dopo che il Regno Unito ha speso oltre due miliardi di sterline, dopo che ha acquisito e testato efficaci sistemi di sorveglianza di massa, perché limitarsi ad impiegarli solo sulla popolazione immigrata?

Poi la si allargherà anche ai pregiudicati?

E poi quando la psico-polizia di massa?

–

Fonti e Note:

Credits: Auschwitz, Poland – Photo by Karsten Winegeart on Unsplash

[1] Privacy Internmational, 26 gennaio 2021, “The UK’s Privatised Migration Surveillance Regime: A Rough Guide for Civil Society”

Spiega il rapporto di Privacy International che « secondo l’Investigatory Powers Act 2016, le autorità britanniche […] hanno anche poteri di hackerare i dispositivi o le reti per estrarre informazioni o tracciare le attività […] permettendo alle autorità l’accesso a tutto ciò che si trova sul dispositivo di una persona, così come la capacità di prendere il controllo di funzioni come la fotocamera ».

« Più di 500 pubbliche nel Regno Unito – continua il rapporto – sono in grado di richiedere che gli operatori di telecomunicazioni forniscano i cosiddetti dati di comunicazione – il “chi, cosa, quando e come” delle comunicazioni –, incluse informazioni sui siti web a cui un dispositivo ha avuto accesso, così come la posizione di un dispositivo, se è nota ».

Quindi è stato « stipulato un contratto con 3gforensics, una società di sorveglianza britannica, per fornire MacGrabber, uno strumento per la cattura e l’analisi dei dati di traffico Wi-Fi ».

Ancora più invasivo l’uso della « tecnologia di tagging elettronico per monitorare i movimenti ». Si tratta di un etichetta indossabile che può anche essere regolata per « permettere l’impostazione di coprifuoco, zone di inclusione ed esclusione ».

>>> Approfondisci, il rapporto completo di “Privacy International“: PI-UK_Migration_Surveillance_Regime (PDF, EN)

[2] Computer Weekly, 12 febbraio 2021, autore Sebastian Klovig Skelton, “UK border surveillance regime highly privatised, says Privacy International”

Archiviato in:Estero, Sorveglianza di Massa Contrassegnato con: Regno Unito, Sorveglianza

Niente vaccino per bambini e donne in gravidanza

20 Dicembre 2020 by FronteAmpio.it Lascia un commento

vaccino-europa

Parlatene con il vostro medico, il vostro farmacista o con l’infermiera, ma prima, e non dopo che vi venga somministrato il vaccino !

Questa, in sostanza, la principale raccomandazione contenuta nel bugiardino (the leaflet) – alias il “foglietto informativo” del farmaco della Pfizer/BioNTech.

Quel bugiardino, curato dalla “Medicines & Healthcare products Regulatory Agency”, è stato pubblicato lo scorso 16 dicembre sul sito web del Governo britannico [1].

Lo si trova online, non è stato secretato, anche se il Regno Unito di Sua Maestà la Regina è uscito dalla UE è a disposizione di tutti i terrestri, italiani compresi.

L’Ente di vigilanza del farmaco inglese: non si sa impatto su fertilità

Intanto, suddetto Ente chiarisce subito che il vaccino, tecnicamente identificato con la sigla “mRNA BNT162b2” :

– « non è raccomandato per i bambini sotto i 16 anni »,
– « non è raccomandato durante la gravidanza »,
– « non deve essere usato durante l’allattamento ».

Inoltre, vi si legge che:

– « per precauzione, evitare di rimanere incinta fino ad almeno 2 mesi dopo il vaccino », ma soprattutto,
– « non si sa se il vaccino abbia un impatto sulla fertilità ».

EVIDENZIO IL “non si sa” !

In proposito, negli scorsi giorni era passata senza tanto scalpore l’affermazione del giornalista Paolo Mieli : « Se fossi in età di far figli, per prudenza, aspetterei che lo facessero le persone più anziane ».

Ecco le precauzioni prima di vaccinarsi: attenzione alle allergie

Ma ci sono tante altre “avvertenze e precauzioni” prima della somministrazione delle due dosi del vaccino.

Eccole:
– non aver sofferto, in passato, di « grave reazione allergica ad un precedente vaccino, medicina o cibo »;
– non avere « un sistema immunitario indebolito, ad esempio a causa di un’infezione da HIV, o per un farmaco che colpisce il sistema immunitario»;
– non soffrire di « un problema di sanguinamento, di lividi di facile formazione o usare un medicinale per inibire la coagulazione del sangue »;
– non avere in corso « una grave malattia con febbre alta »;
– prestare attenzione a « possibili effetti collaterali che possono temporaneamente influenzare la capacità di guidare o utilizzare le macchine ».

Le reazioni avverse: dal mal di testa fino a cosa non si sa …

Infine, la “Medicines & Healthcare products Regulatory Agency” ha tenuto a precisare che come tutti i vaccini, il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 può causare effetti collaterali, seppur « LA MAGGIOR PARTE degli effetti collaterali sono lievi o moderati e spariscono entro pochi giorni dalla comparsa ».

Tra tali effetti indesiderati, quelli più comuni ( 1 caso ogni 10 vaccinati, cioè il 10% ) sono la « stanchezza, il mal di testa, la nausea, la febbre, i brividi, i dolori muscolari, i dolori alle articolazioni ».

L’episodio avverso, fortunatamente di veloce soluzione, documentato dal giornale The Sun, è già diventato virale in rete:

Meno frequenti, ma possibili ( 1 caso su 100 ), usando il vaccino della Pfizer/BioNTech, possono verificarsi « linfonodi ingrossati o sentirsi male », in genere.

In Italia, a pochi giorni dall’inizio della campagna vaccinale di massa voluta dal governo CONTE e dal suo ministro SPERANZA e dai partiti che ancora lo sostengono, quasi di NULLA viene offerto alla conoscenza dei sudditi su quel vaccino che dovrebbero ricevere volontariamente o con la spintarella persuasiva dell’esercito (parole del viceministro Sileri) :

  • in prima fase medici, infermieri,
  • ospiti delle RSA,
  • e anziani over 80 anni.

Occorrono FEDE, SPERANZA E CORAGGIO, quest’ultimo termine è il cognome del neo presidente della Corte Costituzionale, quella che tutela la LEGGE FONDAMENTALE D’ITALIA, di rango appena-appena superiore ai DPCM ed ai DECRETI-LEGGE.

–

Fonti e Note:

[1] Governo Regno Unito, 16 dicembre 2020, “Information for UK recipients on Pfizer/BioNTech COVID-19 vaccine“.

Archiviato in:Estero, Pandemia Sars-Cov-2 Contrassegnato con: Covid-19, Regno Unito, Vaccino

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No al green pass della vergogna!

Petizione contro il "green pass della vergogna" indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.

Sì, firmo ora!
440 firme

No al green pass della vergogna

Ai Sigg. Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera

Sig.ra/Sig. Presidente,

da oltre un anno e mezzo il popolo italiano subisce limitazioni radicali a diritti e libertà considerate fondamentali dalla Costituzione, dalla Cedu e dalla Dichiarazioni dei diritti fondamentali dell’uomo.

Se accettiamo che i principi fondamentali dello Stato di diritto possano essere sospesi oggi, in nome della gestione della pandemia, dobbiamo sapere che stiamo consegnando al futuro la possibilità di prendere direzioni diverse dalla democrazia in nome di qualsiasi altra minaccia che dovesse presentarsi, di origine umana o naturale

Il green pass colpisce una categoria di persone che esercita una libertà costituzionalmente garantita [non vaccinarsi], che viene penalizzata in quanto tale, per via di una propria qualità personale, di una propria condizione e di una libera scelta

Il “green pass” della vergogna viola:

  • l’articolo 1 della Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione,
  • gli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana,
  • l’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE,
  • l’articolo 2 e 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
  • l’articolo 14 della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
  • l’articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
  • e, infine, la Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa approvata il 27/01/2021 che, al punto 7.3, vieta ogni forma di discriminazione per chi scelga di non vaccinarsi.

Le ragioni emergenziali non possono essere utilizzate come scudo per sospendere e annullare diritti considerati intangibili dai Padri Costituenti e dalla comunità internazionale

Pertanto, si chiede che l’emergenza sanitaria sia affrontata senza derogare di un passo dal percorso della civiltà del diritto.

**la tua firma**

Questa petizione è chiusa.

Data di scadenza: Sep 10, 2021

Firme raccolte: 440

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