Anderlecht (Belgio), Coronavirus : Violato il confinamento, scontri con polizia

Scene drammatiche si sono svolte ieri, a partire dalle 14, ad Anderlecht, comune sobborgo di Bruxelles, la capitale belga e dell’Europa. Centinaia di persone hanno interrotto il confinamento imposto da circa un mese dal governo belga al fine di contenere la diffusione del coronavirus e sono scese in piazza. L’immediato arrivo in massa della polizia per bloccare l’assembramento vietato dalle norme di contenimento per l’emergenza sanitaria, è degenerato in violentissimi scontri.

La polizia è stata, infatti, oggetto del lancio di pietre.

Successivamente sono avvenuti una serie di piccoli danneggiamenti di arredo urbano ed incendi, finché gli ormai rivoltosi si sono impossessati di un furgone della polizia devastandolo. Nell’occasione, per come riporta il maggiore quotidiano di Bruxelles, La Capitale, un giovane si sarebbe impossessato di una pistola conservata nel mezzo e avrebbe esploso numerosi colpi in area prima di dileguarsi con l’arma in pugno.

Le violente immagini del danneggiamento, riprese da video amatoriali, stanno facendo il giro dei Social.

Ufficialmente, la rivolta sarebbe scaturita a seguito della morte di un giovane diciannovenne avvenuta in circostanze poco chiare.

Sembra che il giovane si sia in qualche modo scontrato con un veicolo della polizia che attuava un posto di blocco.
Il ragazzo, a sua volta, era inseguito da un’altra pattuglia delle forze dell’ordine per non essersi fermato all’alt.
Il motociclista, infatti, aveva violato il confinamento e per questo era inseguito dalla vettura.

Il giornale Le Soir sostiene che, a seguito dell’incidente mortale, sui Social sarebbero stati lanciati degli appelli a scendere in piazza per protestare.

Gli scontri sono proseguiti tutto il pomeriggio.

L’occasione è stata troppo ghiotta per il partito razzista e xenofono delle Fiandre, il Vlaams Belang, per lanciare appelli a un maggiore ordine nel Paese.

La stampa italiana si autocensura : cancellata la rivolta di Anderlecht

La cosa curiosa della vicenda, di per se drammatica, è che la stampa filo-governativa italiana non ha dato notizia dei pur gravi avvenimenti occorsi nella capitale Belga.
Forse li ha catalogati come insignificanti manifestazioni di gruppetti sparuti di ragazzi depressi dalla scarsezza di wrustel e birra, dato che la maggior parte dei fast food sono chiusi in questo periodo di confinamento da virus.

Solo Libero, della stampa maggiore, ha scritto oggi pomeriggio di tensioni a Bruxelles nei giorni del lockdown: due righe, e nulla più.

La grande Stampa Nazionale, ben alimentata con i fondi statali per l’editoria, a gran fatica si è limitata a reiterare gli ormai stancanti bollettini di presunte positività al virus e di altrettanti presunti decessi causati dall’epidemia.

Probabilmente auto-censurandosi in funzione delle indicazioni del regime e al fine di non creare facili episodi di proselitismo in Italia.

Il Ministero dell’Interno, infatti, aveva diramato lo scorso 10 aprile, proprio alla vigilia di Pasqua, una direttiva ai Prefetti che metteva in allarme da possibili « gravi tensioni a cui possono fare eco, da un lato, la recrudescenza di tipologie di delittuosità comune e il manifestarsi di focolai di espressione estremistica ».

Diversa, invece, e proporzionata ai fatti accaduti l’eco sulla stampa belga.

Ma se la stampa italiana, per libertà di stampa, è, tra Taiwan e Botwana e Tonga, al quarantatreesimo posto della classifica 2019 predisposta da Reporter Sans Frontiere e quella la belga al nono posto, un motivo ci doveva pur essere.

Aggiornamenti :

La Capitale, aggiornamento ore 21:25 dell’11 aprile : La famiglia del diciannovenne deceduto venerdì invita gli abitanti di Anderlechet alla calma.

La Capitale, aggiornamento ore 7:22 del 12 aprile : Come riporta La Capitale, il principale quotidiano di Bruxelles, nuovi incidenti si sono svolti durante la notte ad Anderlecht sede di veri e propri moti rivoltosi durante l’intera giornata di sabato. La rivolta si è estesa in diversi quartieri del comune. Più violenti quelli nei pressi della stazione metro Clemenceau. La polizia ha comunicato che, al momento, ha proceduto a 43 arresti.

La Capitale, aggiornamento ore 13:10 del 12 aprile : Salgono a 57 gli arresti collegati ai moti di Anderlecht, nella notte la polizia ha tratto in arresto, infatti, altri dodici persone. Durante la notte tra sabato e domenica, sono proseguiti gli assembramenti, gli atti di violenza e le devastazioni. In particolare, sono state incendiate alcune autovetture. Anche un Commissariato della Polizia è stato oggetto del lancio di pietre.

La Capitale, aggiornamento ore 14:48 del 12 aprile : Alle 22:30 di ieri notte è stata data alle fiamme persino un’ambulanza. L’evento, tuttavia, non è avvenuto ad Anderlecht ma nel limitrofo comunale di Woluwe-Saint-Lambert proprio davanti la sede della Croce Rossa.

La Capitale, aggiornamento ore 18:47 del 12 aprile : salgono a 100 gli arrestati per gli scontri di sabato e gli assembramenti svoltisi anche domenica, Pasqua.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. danilo ha detto:

    Costruiamo sùbito nel mondo delle vere Democrazie, delle vere Repubbliche. Impegnamoci per ogni angolo del Pianeta al fine vengano licenziati tutti gli assunti a vita negli ancora finto-pubblici impieghi dei vari Paesi. Tempi come questi ci dicono che non possiamo agire ognuno nel proprio Paese ma unirci sovranazionalmente non per contrastare ma per stravincere le organizzazioni sovranazionali (culturali, economiche, finanziarie, politiche, scientifiche) che comandano il mondo, cancellando il volere dei singoli Paesi.

    Esigiamo che ovunque vengano aperte delle Banche del Pubblico Impiego: in cui i cittadini, competenti, idonei, preparati, possano alternarsi a tempo determinato. Mai nulla sarà più come prima. Nessuno più sarà in grado di farci del male. I governi, la politica, contano e durano poco. Invece i carrieristi, i burocrati, gli assunti a vita, sono oltremodo pericolosi perché sono eterni e sempre pronti (abbarbicati al posto fisso e con spasmodica brama di carriera e potere) ad obbedire cecamente, cancellando ogni diritto.

    Se vogliamo vedere evolvere la Terra come mai è avvenuto negli ultimi 75 anni, non serve altro che focalizzarci a quest’unico fine. Non perdiamo altro tempo inseguendo una vana quotidianità, non rimaniamo bloccati dove i grandi pensatori del passato si sono fermati. Giorno dopo giorno rimaniamo focalizzati e confermiamo costantemente la nostra piena volontà che ogni assunto a vita negli Stati del mondo sia definitivamente licenziato. Licenziamoli ora! Licenziamoli tutti! Deve divenire un mantra ripetuto per l’intero Pianeta.

    Abbiamo un INDICATORE UNICO di DEMOCRAZIA: se non c’è periodico rinnovo, non c’è democrazia. Non è il popolo a decidere il suo destino.

    Se lavoriamo sodo, ce la facciamo! Ce la fecero i neri, con la schiavitù, le donne, con il voto. Perché non dovremmo oggi, tutti noi, insieme, farcela ad emanciparci da organizzazioni statali rimaste tiranne, quindi dispotiche, per aver conservato l’assunzione a vita?

    Grazie e buon lavoro!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *