L’oligarchia controlla la massa: 2) La fabbrica del consenso

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« Plasmare il pensiero delle masse è un processo lungo in cui l‘oligarchia eccelle. Per consolidare il suo dominio e conservare i suoi privilegi, ha inventato, istituito e orchestrato:

la fabbrica dell’ignoranza,

la fabbrica del consenso,

e la fabbrica dell’opinione.

E purtroppo questi tre verbi non vanno coniugati solo al passato, anzi … ».

Il mensile anarco-comunista francese “Le Monde Libertaire” ha dedicato spazio al tema su due distinti numeri [1].

* * *

« In una democrazia, i media dovrebbero essere il “quarto potere”! Ma in realtà, la maggior parte di essi serve solo interessi delle élite politiche ed economiche ».

« E come potrebbe essere altrimenti se queste stesse élite possiedono e controllano la maggior parte dei media siano essi televisivi, radiofonici o cartacei? », si domanda con sarcasmo “Le Monde Libertaire”.

Ci sono quelli indipendenti, certo. Ma « talvolta devono affrontare dei procedimenti giudiziari a causa della loro libertà […]: è un’ulteriore prova che l’oligarchia vuole mantenere il controllo sulle informazioni diffuse al pubblico ».

« I mass media svolgono ovviamente oggi un ruolo fondamentale nella produzione del consenso: l’obiettivo è persuadere le persone che il modello dominante è l’unico possibile e che nessun altro è possibile. Non ci vuole molto a capire che i media mainstream manipolano e distorcono le informazioni per creare consenso ».

« Le élite controllano i media sia direttamente, attraverso i finanziamenti, soprattutto attraverso la proprietà del capitale delle aziende mediatiche e le sovvenzioni statali, sia indirettamente, attraverso fonti di informazione riconosciute da loro stesse come le uniche ufficiali, credibili e affidabili ».

« Va da sé che il posto riservato dai media dominanti agli oppositori, e più in generale a chi la pensa diversamente è di solito ridotto a una minima parte, se non addirittura al bando. Più del solito, le parole e le azioni degli “altri” vengono screditate, derise, infantilizzate, distorte, manipolate, screditate, criminalizzate ».

* * *

I più diffusi quotidiani italiani:

TestataEditoreCopie vendute
Corriere della SeraRCS Mediagroup Spa ( 59% di Urbano Cairo, 10% Mediobanca )124.216
La RepubblicaGEDI News Network Spa ( 90% Exor NV ovvero la “cassaforte Fiat” )70.310
La StampaGEDI News Network Spa ( 90% Exor NV ovvero la “cassaforte Fiat” )54.979
QN Il Resto del CarlinoEditoriale Nazionale ( 100% Monrif Spa )51.447
Il MessaggeroIl Messaggero Spa ( Caltagirone Editore )39.766
QN La NazioneEditoriale Nazionale ( 100% Monrif Spa )33.638
Il GazzettinoIl Gazzettino Spa ( Caltagirone Editore )27.729
Dati Ufficiali dicembre 2023 (Fonte: Accertamenti Diffusione Stampa Srl ).

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Fonti e Note:

[1] “Le Monde Libertaire”, n. 1856 dicembre 2023 [ PDF pag. 1, 26 e 27] – “Le Monde Libertaire”, n. 1857 gennaio 2024 [PDF pag. 1, 20, 21], Alexandre Kaspar du Faouët, Fédération anarchiste, Moselle/Luxembourg, “Les trois fabriques qui façonnent la pensée des masses”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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