Romania: cittadini rifiutano vaccinazione Covid

« Non posso accettare misure che porteranno alla discriminazione. Possiamo sconfiggere la pandemia attraverso la vaccinazione, [ma] non possiamo sconfiggere la pandemia attraverso la discriminazione.».

Così ha dichiarato il presidente rumeno e presidente del Consiglio dell’Unione Europea Klaus Iohannis, secondo quanto riporta oggi il giornale “Romania Libera” [1].

« Come parte degli sforzi per combattere la pandemia, per le persone non vaccinate contro il Covid “possono essere introdotte restrizioni in settori non essenziali, come ristoranti, cinema” ma “non possiamo costringere le persone” », ha spiegato ancora il presidente Iohannis.

Romania: da metà giugno i cittadini rifiutano il vaccino contro il Covid

La Romania oggi è al penultimo posto in Europa per vaccinazioni anti Covid ( l’ultima è la Bulgaria ) con una percentuale di soggetti che han completato il ciclo vaccinale pari al 25% contro il 53% dell’Italia ( dati al 2 agosto 2021 ).

In particolare, da metà giugno ( quando grosso modo come l’Italia ) il Paese aveva raggiunto il 22% di vaccinati contro il Covid, solo un ulteriore 3% dei cittadini ha chiesto l’iniezione del siero [2].

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Nonostante ciò, l’Italia è sopra la Romania per “casi” confermati d’infezione per milione d’abitanti. Dieci volte superiore ( 633 contro 60, lo scorso 3 agosto ).

Diversamente, la media giornaliera per milione di abitanti di decessi da Covid-19 è sostanzialmente sovrapponibile a quella italiana, eccetto che nel mese di giugno.

Tutto questo mentre le restrizioni legate all’epidemia influenzale Sars-Cov-2, per i 20 milioni di rumeni, sono nettamente inferiori che per gli stessi iper vaccinati italiani ( 47 punti contro 31 secondo l’elaborazione dell’indice “COVID-19: Stringency Index” di Our World in data ) .

Due dati che collegherebbero lo sviluppo della “variante” Delta al progresso della campagna di “vaccinazione di massa” e dimostrerebbero una sostanziale inefficacia dei vaccini anti Covid quantomeno nella stagione estiva.

Occorrerà certamente attendere la stagione influenzale, l’inverno, per scoprire chi dei due Paesi ha sbagliato strategia.

La Romania getterà 110 milioni di dosi di siero acquistate e non usate

Nel frattempo però, l’attualità politica rumena raccoglie le dichiarazioni del deputato dell’USR PLUS Emanuel Ungureanu che ha attaccato il primo ministro Florin Cîțu sulla questione delle 120 milioni di dosi di vaccino acquistate che il governo deve ora vendere o donare essendo il prodotto in scadenza [3].

Fonti e Note:

Credits: photo premier Citu, by gov.ro

[1] Romania Libera, 4 agosto 2021, “Iohannis: Se pot introduce restricții în sectoare neesențiale dar nu putem să constrângem”.

[2] Our World in Data, “Romania: What share of the population has been fully vaccinated against COVID-19?”.

[3] Romania Libera, 2 agosto 2021, “Eșecul campaniei de vaccinare ar putea clătina scaunul lui Cîțu”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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