Vaticano pubblica “Dignitas infinita”: stampa di destra distorce

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Il Vaticano pubblica un documento, intitolato “Dignitas infinita”, e, nella sintesi del titolo Open, il giornale di Mentana, sa scrivere solo « Aborto, maternità surrogata e suicidio assistito ledono la dignità umana » [1].

Non crediamo nella stupidità o nell’incapacità di chi scrive i titoli su Open. Crediamo invece nella volontà di manipolare politicamente il lettore a favore dei “valori” della destra reazionaria cui fa riferimento la direzione di Open, evidentemente. Sulla stessa falsariga Libero che sintetizza il documento in chiave omofoba: « Resta dunque negativo il giudizio del Vaticano sul cambio di sesso » [2].

Il concetto base del documento vaticano è ben altro, per fortuna.

« Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”. Essere creati a immagine di Dio significa, pertanto, possedere in noi un valore sacro che trascende ogni distinzione sessuale, sociale, politica, culturale e religiosa. La nostra dignità ci viene conferita, non è né pretesa né meritata. Ogni essere umano è amato e voluto da Dio per sé stesso e quindi è inviolabile nella sua dignità » (cfr. n. 11 doc. ) [3].

Ne consegue che, si legge nel documento, « la Chiesa proclama l’uguale dignità di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro condizione di vita o dalle loro qualità » (cfr. n. 17 doc. ).

Il documento vaticano, inoltre, a precisazione, richiama perfino concetti di natura politica. « Nella cultura moderna – scrivono -, il riferimento più vicino al principio della dignità inalienabile della persona è la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che san Giovanni Paolo II ha definito “pietra miliare posta sul lungo e difficile cammino del genere umano” » (cfr. n. 23 doc. ).

Quindi, in “Dignitas infinita”, in concreto, il Vaticano illustra cosa « si oppone alla dignità umana: tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l’aborto, l’eutanasia e lo stesso suicidio volontario » (cfr. n. 34 doc. ).

Ma non solo.

Libero, invece si ferma qui. Non cita neanche il fondamentale punto 36 della “Dignitas infinita”: « Uno dei fenomeni che contribuisce considerevolmente a negare la dignità di tanti esseri umani è la povertà estrema, legata all’ineguale distribuzione della ricchezza ». E, ancora: « la povertà si diffonde «in molti modi, come nell’ossessione di ridurre i costi del lavoro ». E, infine, in proposito la chiara condanna agli « effetti distruttori dell’Impero del denaro ».

Il documento vaticano cita quindi in maniera chiara e perentoria la guerra ai punti 38 e 39: « la guerra attacca la dignità umana a breve e a lungo termine. La guerra è sempre una “sconfitta dell’umanità”. Nessuna guerra vale la perdita della vita, fosse anche di una sola persona umana. Tutte le guerre, per il solo fatto di contraddire la dignità umana, sono “conflitti che non risolveranno i problemi, ma li aumenteranno” ». Da cui l’intimazione ai politici e ai militari: « Non uccidete! ». Che, all’atto pratico si traduce in un « Per costruire la pace è necessario uscire dalla logica della legittimità della guerra ».

Quindi poi c’è il riferimento ai migranti, con una chiara bocciatura delle politiche sostenute da Partito Democratico prima e da Lega Nord e Fratelli d’Italia oggi: « Non si dirà mai che non sono umani, però in pratica, con le decisioni e il modo di trattarli, si manifesta che li si considera di minor valore, meno importanti, meno umani ». Da cui consegue l’invito alla « loro accoglienza » (cfr. n. 40 doc. ).

Il documento, quindi, poi, effettivamente condanna anche le pratiche citate da Open e Libero. Ma va tutto contestualizzato; non è possibile estrapolare quanto fa capo al proprio interesse politico e dimenticare il resto perché fa riferimento all’ideologia comunista quindi avversaria.

D’altro canto, uno stato laico, quale è l’Italia – almeno in teoria – non può permettere che il Vaticano, un’entità straniera e confessionale, pretenda di imporre « il rispetto della dignità della persona umana … [in] ogni ordinamento giuridico » di quanto non è strettamente scritto nella Costituzione.

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Fonti e Note:

[1] Open, 8 aprile 2024, “Vaticano: «Aborto, maternità surrogata e suicidio assistito ledono la dignità umana». Il documento del Dicastero per la dottrina”.

[2] Libero, 8 aprile 2024, “Vaticano, Dignitas Infinita: “Gender, teoria pericolosissima. No ad aborto e suicidio assistito””.

[3] Vaticano, 8 aprile 2024, “Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede Dignitas infinita circa la dignità umana”

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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3 risposte

  1. Corrado ha detto:

    Dovrebbero vietare lo sfruttamento dei lavoratori e impedire di fare guerre molte persone uccise

  2. Massimiliano ha detto:

    Buonasera. Ho appena scoperto questa associazione, e la trovo molto interessante, soprattutto per quanto concerne l’enfasi data alla democrazia sostanziale e alle riflessioni politiche-filosofiche su cosa essa sia, oltre ovviamente alla rilevanza data alla lotta per il perseguimento del vero comunismo, quindi non il capitalismo di stato. E’ molto importante anche che diate così importanza alla dialettica e alla discussione ragionata e non urlata, come sarebbe possibile fare, ad esempio, nella sezione dei commenti.

    Vorrei però fare qualche appunto all’articolo:
    A) in nome della dialettica democratica, ritengo non sia più possibile fare una netta distinzione tra “reazionario” e “progressista”: le sensibilità sono molteplici, soprattutto su questioni di natura etica. Che sì in molti casi sono dettate da poteri gerarchici e autoritari come la Chiesa Cattolica, ma che anche in una società pienamente democratica e libera dalla necessità (comunismo), non è da escludere che possano venire meno, soprattutto se pensiamo a temi delicati come l’aborto (a cui è strettamente collegata la santità della vita), della famiglia e dei sessi/generi. Nella pura dialettica democratica, inesistente nel socialismo reale, debole nella democrazia liberale/borghese, tutte le opinioni, di fatto, sono uguali ognuna accanto all’altra, senza poteri superiori ad imporne una come ideologia dominante. Compito della comunità democratica è quello di trovare una sintesi tra le diverse posizioni, senza scadere in una banale dittatura della maggioranza.
    B) l’omissione degli elementi sociali di questo documento vaticano sono facili da interpretare nel caso di Libero, ma non di Open. Open non è un medium reazionario in senso classico (ciò squalifica, come dicevo prima, il concetto stesso di “reazionario”), ma appartenente alla galassia liberale (non libertaria) che da un lato si disinteressa a questioni socioeconomiche e si interessa solo a tematiche di natura socioculturale (o sovrastrutturale), dall’altra fa parte di un tentativo coordinato di creare divisioni su temi di natura post-materialistica, ossia gli unici che, nell’era del liberismo imperante, possono essere trattati nel dibattito pubblico.

  3. Ringraziamo per i complimenti e per il commento. Apprezziamo la critica. Noi riteniamo Open borderline. Liberali, per noi, sono Domani, Il Rifomista, L’Unità ( anche con qualche spruzzo di socialista ), il Dubbio. L’articolo, comunque, voleva solo far rilevare la strumentalizzazione della Destra conservatrice ( vedi anche RT, Russia Today, come commenta in proposito: Vatican speaks out against sex-change surgery https://www.rt.com/news/595608-catholic-church-transgender-surgery-surrogacy/ anche a conferma legame ideologico tra Putin e Lega/Fratelli d’Italia. Link leggibile tramite browser TOR ). Un documento si prene nella sua integralità non nella parte che “da ragione” alle proprie posizioni reazionarie ( o progressiste ). E’ chiaro che ognuno può avere la propria opinione, ma la “strumentalizzazione” è … peccato. D’altro canto, in una stato laico non dovrebbe interessare alla politica cosa sostiene una delle diverse chiese – anche la più grande – di un dato Paese.

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