Politiche 2018: Ecco per cosa e per chi domenica io voto

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Ma domenica, in ogni caso, io voto.

Ci sarebbero tutte le condizioni per rifiutarsi di partecipare a una sceneggiata.

Si vota con una nuova legge elettorale approvata lo scorso novembre, ad appena quattro mesi dal voto. Una legge elettorale non condivisa dal Paese ma invece imposta da Partito Democratico, Forza Italia e Lega con otto voti di fiducia. Una legge votata da un Parlamento eletto esso stesso con una legge elettorale già precedentemente dichiarata incostituzionale. Una legge elettorale secondo molti incostituzionale e secondo tutti da cambiare.

Si vota dopo anni di “Fake News” diffuse dai media di regime, dai media della Confindustria, TV e giornali che hanno creato nuove paure e falsi problemi (l’immigrazione) anziché parlare, invece, di lavoro, pensioni, giustizia, pace e disarmo, ambiente, libertà d’espressione.

Ma si vota ed è giusto andare a votare per esprimere le proprie preoccupazioni, il proprio disaccordo col regime imperante che fà a fette i diritti, il lavoro, i risparmi degli italiani.

Non votare vorrebbe dire stare zitti davanti al male che ci viene fatto ogni giorno.

Io ho deciso di votare il Partito Comunista alla Camera e Potere al Popolo al Senato.

[bctt tweet=”Non votare vorrebbe dire stare zitti davanti al male che ci viene fatto ogni giorno. Io ho deciso di votare il @PartitComunista alla Camera e @potere_alpopolo al Senato.” username=”fronteampio”]

L’ho deciso un po’ “fantozzianamente” ovvero dopo aver letto tutti i programmi politici dei soggetti presenti, anche di quelli cosiddetti “minori”. Quindi il mio è un voto ragionato; non d’impulso e nè di odio.

Ho deciso che non voglio cadere nel voto cosiddetto “utile”.

Utile a cosa?

Non mi sembra “utile” ai miei sentimenti votare per chi mi fa stare male. Per chi semina odio (le Destre, ieri contro i meridionali oggi contro gli immigrati). Per chi bombarda e uccide senza pentimento (a cominciare da D’Alema in Jugoslavia). Per chi ha approvato la rapina del mio futuro (pensioni senza data certa, ormai) e per chi mi ha rapinato i miei risparmi di una vita (fallimentare cambio euro-lira imposto a 1936,21).

Non mi sembra “utile” scegliere di dare il voto a chi costringe i miei figli a un lavoro precario, schiavi degli umori di padroni.

E neanche per chi mi fa attendere sette anni per avere Giustizia e neanche mi risarcisce per i danni e patemi subiti (i governi Monti e Renzi hanno devastato la legge Pinto). Non voto chi condanna alla galera chi esprime un’opinione.

Non mi sembra utile, infine, votare chi mi avvelena perché non toglie i pesticidi dal mio mangiare, non mi da acqua potabile, non garantisce che mio figlio possa attraversare la strada senza il pericolo d’essere travolto da un’auto o da una moto in corsa.

Io voglio dare il mio voto per tutt’altri.

Ho scelto chi vuole uscire dalla NATO, chi vuole meno ore di lavoro e darci più da dedicare a noi stessi, chi tende una mano verso il prossimo che chiede aiuto, che sia nero o bianco poco importa.

Ho scelto, con consapevolezza, di votare il Partito Comunista alla Camera [qui esamino il suo programma] e Potere al Popolo al Senato [qui esamino il suo programma] .

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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