Parigi, confinamemto : Polizia ferma motociclista e gli spezza un femore

motociclista

Un nuovo gravissimo episodio è accaduto lo scorso sabato sera 18 aprile, ad una decina di chilometri a nord da Parigi. Solo di pochi giorni fa, come noto, l’incidente nel quale una bambina di 5 anni era rimasta colpita alla testa da un proiettile vagante sparato dalla polizia in un altro sobborgo di Parigi.

Per grandi linee sembra che, questa volta, si sia ripetuto simile episodio di quello Anderlecht (Belgio).

L’agente apre improvvisamente lo sportello dell’auto per bloccare il motociclista che cade e s’infortuna

Sono le ventuno e trenta circa, a Villeneuve-la-Garenne, piccolo comune dei sobborghi popolari di Parigi, un uomo di 30 anni circola in moto, nonostante viga il confinamento a casa ordinato dal presidente francese Macron, che obbligherebbe a restare a casa per l’emergenza sanitaria da coronavirus.

La polizia intercetta l’evaso in maniera sicuramente funzionale, ma a dir poco un tantino fuori dalle regole di ingaggio : con una sportellata !

Il ragazzo stava facendo motocross in sella al motociclo ed il poliziotto ha aperto la portiera della propria autovettura per sbarrargli la traiettoria, così la moto sbandando ha colpito un palo – spiega un commentatore su Twitter.

Schiacciato tra l’auto e il palo, l’uomo si è ferito gravemente.

Nel video postato sul Social si vede il ragazzo a terra urlare per l’atroce dolore, mentre un poliziotto cerca di fasciargli la gamba che sanguina copiosamente con qualcosa per bloccare l’emorragia.
Qualcuno dice che gli è si è girata la gamba, qualche altro ipotizza inizialmente che la gamba era tranciata.

Il giornale Le Point rileva, invece, che si tratta di una semplice frattura esposta della gamba.

La versione della polizia è ovviamente diversa.
Per come la racconta sempre il giornale Le Point, è stato un caso : il poliziotto stava aprendo lo sportello per scendere dalla vettura quando la moto è sopraggiunta ed ha urtato la portiera. Un testimone presente sul luogo e che ha postato il video sui Social sostiene che la polizia mente : il poliziotto, scrivono, ha deliberatamente aperto la portiera per abbattere il conducente !

Il giornale Le Point conferma, in ogni caso, che l’auto dei poliziotti non era contrassegnata, cioè non aveva i colori della livrea di ordinanza.

Il colmo è che il poliziotto ha sporto denuncia contro il ferito per “ aver messo in pericolo la vita altrui ” e poi contro le persone – una cinquantina – accorse sul luogo dell’incidente per “ oltraggio a pubblico ufficiale ” dato che avevano insultato i poliziotti investitori.

Parigi : Nel sobborgo esplode la rabbia: auto incendiate, polizia attaccata

L’episodio ha rinfocolato i malumori e le violenze contro la polizia.

« Da domenica, molte città dell’Ile-de-France (Parigi), ma anche di Lille e Tolosa, sono state teatro di violenze contro la polizia o i vigili del fuoco. Gli agenti di polizia denunciano spesso casi di imboscate cui sono soggetti », scriveva ieri il giornale Valeurs.

Il giornale Le Parisien, in tema di imboscate, così esordiva : « Colpi di mortai [lanci di fuochi d’artificio, NdR], lancio di pietre, bidoni della spazzatura ed auto in fiamme » sono avvenuti nel dipartimento di Yvelines.

A Versailles, cittadina famosa per il castello reale, in particolare, la polizia sarebbe caduta in una di queste imboscate e gli agenti sarebbero stati malmenati.

A Trappes, in particolare, « durante la notte da domenica a lunedì, una pattuglia è stata bersaglio di cinque colpi di mortaio per fuochi d’artificio mentre si avvicinava a un gruppo di una trentina di persone, alcune delle quali armate di sbarre di ferro ».

Sempre qui, successivamente, la polizia ha scortato i vigili del fuoco intervenuti per spegnere l’incendio di cassonetti sparando una decina di granate stordenti per disperdere un gruppo ostile di persone.

Sono intervenuti i vigili del fuoco, assistiti da agenti di polizia che hanno disperso un gruppo ostile sparando dieci granate stordenti.

A Chanteloup-les-Vignes, riporta sempre Le Parisien, invece, alcuni poliziotti che controllavano le auto-certificazioni per giustificare la circolazione delle persone, ad un posto di blocco, sono fatte oggetto di diversi colpi di mortaio (!!!).

Storie d’ordinaria follia che in Italia giungono appena accennate dal solo giornale Avvenire. Meglio evitare, forse pensano i giornalisti, c’è il rischio di emulazione?

C’è chi chiede l’intervento dell’esercito per ristabilire l’ordine

« L’esecutivo sembra più che mai temere una conflagrazione dei “territori perduti della Repubblica”, mentre Christophe Castaner [il ministro degli interni, NdR] e la portavoce del governo Sibeth Ndiaye stanno cercando di minimizzare l’entità degli episodi di violenza che si erano verificati negli ultimi giorni, la polizia e i vigili del fuoco chiamati a intervenire negli incendi di questi quartieri sono stati istruiti a “lasciarla bruciare” [a non intervenire nei quartieri, NdR] per evitare la rivolta », commenta il giornale Valeurs.

Il ministro, tuttavia, nega l’esistenza di veri e propri disordini e parla di episodi sporadici dovuti da un lato alla povertà dei quartieri e dall’altra alla sofferenza del duro “confinamento” che i giovani non sopportano.
Il deputato Eric Ciotti (LR) accusa però il ministro di “lassismo” e chiede l’invio dell’esercito nei quartieri popolari.

L’esercito, forse potrebbe essere una buona soluzione per “riconquistare” il territorio e l’ordine.
La presenza dell’esercito, però, rappresenta una pessima idea per ricucire quello strappo sociale tra Stato e popolazione che, evidentemente, almeno in certe aree della Francia, risulta compromesso.

Credits : Photo by Alexey Savchenko on Unsplash

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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Una risposta

  1. Natale Salvo ha detto:

    Per quanto riguarda la sportellata, penso che l’agente si debba prendere la responsabilità, quantomeno in concorso di colpa come civile per aver aperto lo sportello durante il passaggio della moto, in quanto dalle notizie pare che non era in allarme e nemmeno si distingueva con lampeggianti. Poi, o meglio se in precedenza, il motociclista violava il codice della strada o qualcos’altro per la quale era necessario fermarlo, è una argomento separato. Quindi secondo il mio parere la polizia per tentare di fermare qualcuno con forza, deve essere nelle condizioni di allarme o quantomeno il mezzo deve avere segni distintivi ben evidenti come i lampeggianti, perché il compito principale della polizia dovrebbe essere quello di mantenere l’ordine preservando la vita dei cittadini, non per andare a caccia mettendo a rischio anche i passanti, che evidentemente pare non era un pericoloso latitante ricercato per la quale in tal caso, la cosa potrebbe un senso diverso.

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