Politiche 2022, Verdi-Sinistra: Droga, sesso ed eutanasia!

Sarà un programma velleitario, forse. Quello proposto dall’alleanza Verdi – Sinistra Italiana, a mio parere, è però quello migliore tra quelli della “sinistra” o dei movimenti “anti-sistema” qui esaminati.

Pur confermando le me perplessità circa l’irrazionale alleanza elettorale con la destra ( il PD, per essere chiari ) Verdi – Sinistra Italiana elencano in maniera chiara condivisibili posizioni in tema di ecologia e diritti civili e sociali dei cittadini.

Da matita rossa, però, il non volerli mettere in correlazione.

Dobbiamo quindi accontentarci di dichiarazioni di principio quali « assistiamo alla loro profonda crisi, al consolidarsi di una loro involuzione autoritaria (che guerra e riarmo non possono che accelerare), ad un pericoloso mutamento del rapporto tra libertà e capitalismo globale ».

Verdi-Sinistra, una certezza: No al Nucleare

Tra i temi ecologici, interessante la denuncia sulla plastic tax: « oggi l’Italia paga all’Europa oltre 800 milioni di euro anno di plastic tax che non recupera dai consumi di plastica perché la plastic tax nazionale è stata rimandata. A pagare sono i contribuenti indipendentemente dai loro consumi di plastica ».

Importante pure l’affermazione sull’inutilità del « proseguire sul progetto della linea “Torino-Lione” comporta spese di grande entità, tempi molto lunghi e vantaggi irrisori ». Necessario ricordare il « No al nucleare »!

Lascia perplessi anche la posizione sugli inceneritori, da accettare ma « solo come una soluzione di ultima istanza ». In linea col mediocre « piano graduale di uscita dalla produzione fossile nazionale entro il 2045 ».

Incomprensibile poi perché i « trasporti pubblici locali e i treni regionali debbano resi gratuiti per [ solo, NdR ] gli Under 30 ».

Verdi-Sinistra: Diritti Civili e Sociali per tutti (anzi no).

Sul lato dei diritti civili e sociali, i Verdi – Sinistra Italiana vogliono « difendere e rafforzare il reddito di cittadinanza con l’obiettivo strategico di arrivare ad un vero Reddito Universale di Base ».

Naturalmente loro sono a favore:

  • della « coltivazione della cannabis per uso personale »,
  • di « una legge sul fine vita per poter mettere fine alla propria vita con dignità »,
  • di « una nuova legge sulla cittadinanza, che parta dallo ius soli e dallo ius scholae »,
  • di leggi che tutelino persone e famiglie « lgbtqia+ »,
  • e per « creare canali di migrazione legali e sicuri, abolendo quelle leggi come la Bossi-Fini che costringono all’irregolarità ».

Ed ancora, sono a favore di « un salario minimo di 10 euro all’ora », di « uscire dal lavoro a 62 anni o con 41 anni di contributi ».

Non comprendo perché occorra « incentivare le imprese (specie automotive ) a sperimentare giornate e settimane di lavoro più brevi, senza intaccare il reddito dei lavoratori »: si stabilisce per legge un orario di lavoro massimo di 30 ore settimanali a parità di salario e finisce lì!

In costanza dell’esistenza del “reddito di cittadinanza”, qualche dubbio interpretativo mi sovviene sulla proposta di « riconoscere l’indennità di caregiver »; magari se è un “reddito” per casalinghe e casalinghi potrebbe pure andare beme per molti.

Verdi-Sinistra: Mai più soli, emarginati, e ghettizzati in periferia

Due proposte, però, sono, secondo me, eccezionali e coprono altre perplessità.

Una a favore della lotta all’emarginazione: « si creino delle centralità urbane periferiche, con piazze e luoghi d’incontro che facciano vivere nel quartiere anche il più periferico, un senso di identità e di appartenenza ».

La seconda a favore del ripopolamento dei centri storici cittadini: « vogliamo porre dei limiti al fenomeno degli affitti brevi per contrastare l’emergenza abitativa, soprattutto nelle grandi città ». Ciò prevedendo delle licenze per svolgere tale attività nonché delle soglie di densità dei posti letto (20% popolazione).

A queste si aggiunge, e sono gli unici, l’individuazione della necessità di « contrastare la solitudine ».

Positiva anche la proposta dei Verdi – Sinistra Italiana sulle guerre: « va interrotto subito l’invio di armi in Ucraina e riaperta la strada del confronto diplomatico ». Spiace che non si citino le guerre in Siria, Yemen, Libia, Sudan del Sud, Eritrea, Palestina e la necessità di disinnescarle con un intervento diplomatico europeo.

Verdi-Sinistra: sì all’antiliberismo, ma no al libertarismo!

Certamente identitarie di sinistra sono proposte quali quelle che prevedono:

  • « l’educazione sessuale e affettiva a partire dall’ultimo anno della scuola primaria »,
  • la « abolizione dei vantaggi fiscali connessi alla sottoscrizione di polizze assicurative sanitarie e alla partecipazione a fondi sanitari integrativi »,
  • e il « superamento delle convenzioni nazionali dei medici di famiglia, … con inserimento di queste figure professionali nel Contratto Unico di dipendenza dal Servizio Sanitario Nazionale ».

Purtroppo troppo timida, infine, la posizione sulle carceri. Niente depenalizzazioni, né abolizione dell’ergastolo e del 41bis ma solo l’opportuna riduzione « dell’uso della custodia cautelare » e il maggior « uso di misure alternative alla detenzione ».

Se pur si poteva fare di più ( voto ai quattordicenni, l’abolizione dell’esercito professionale, dei decreti Salvini-Conte e la previsione dell’ID sulle divise delle forze dell’ordine, lo stop alla sorveglianza di massa e l’abolizione del privilegio della immunità parlamentare ), ma il risultato finale del lavoro di stesura del programma è certamente più che sufficiente.

Quasi da poter sceglierli di votare.

Verdi-Sinistra: il sì al green pass come si concilia coi diritti civili?

Poi però leggi la posizione ufficiale del portavoce dei Verdi Angelo Bonelli ( 30 agosto 2021, su Twitter ) e di quello di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ( 28 luglio 2021, su Twitter ) a favore del discriminatorio “greenpass” e crolla tutto.

Una contraddizione: difendono i diritti di tutti contro ogni forma di discriminazione, ma non difendono i novax.

Fonti e Note:

[1] Sinistra Italiana,Programma Alleanza Verdi e Sinistra”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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2 risposte

  1. Nicolò Vignanello ha detto:

    Una domanda: cosa si intende per ” l’abolizione dell’esercito professionale”? Se ci si riferisce all’abolizione degli ordini allo stato attuale sono contrario. Già adesso molti avvocati (sil per parlare di 7na professione che conosco) sono scorretti malgrado le sanzioni irrogate o potenzialmente irritabili, figuriamoci in un “libero tutti”. Paradossalmente non favorirebbe la povera gente che finirebbe nelle grinfie dei più scorretti.

  2. Natale Salvo ha detto:

    No Nicolò. S’intende la abolizione della difesa svolta da militari professionisti. Kant suggeriva che la presenza di tali eserciti è la spinta alla guerra. L’alternativa è quindi una leva, volontaria e breve (un mese?), tesa a preparare una milizia civile all’uso delle armi ovvero pronta a difendere la patria in caso di invasione straniera (!).

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